Banche: ABI, rapine in calo del 14%

0
397

758 nel primo semestre del 2010 contro le 883 dei primi sei mesi dell’anno precedente. In calo del 10,5% anche il bottino complessivo. È la fotografia del Centro di ricerca ABI sulla sicurezza.

Calano le rapine in banca e diminuisce anche il bottino complessivo. Nei primi sei mesi del 2010, infatti, sono stati 758 i colpi allo sportello, con un calo del 14% rispetto agli 883 registrati nello stesso periodo del 2009. La diminuzione conferma il trend positivo già registrato lo scorso anno (-19%) e riguarda anche il cosiddetto indice di rischio, cioè il numero di rapine ogni 100 sportelli in Italia, che è passato da 5,1 a 4,5 il valore più basso registrato negli ultimi venti anni. Sempre magro anche il bottino medio per rapina che, con circa 24 mila euro, si mantiene su livelli tra i più bassi degli ultimi dieci anni. Diminuisce, infine, anche il bottino complessivo pari a 18 milioni di euro nei primi sei mesi del 2010, il 10,5% in meno dell’anno precedente (20,4 milioni). Sono questi i principali risultati dell’indagine sul primo semestre 2010 condotta da Ossif, il Centro di ricerca ABI in materia di sicurezza. Lo studio è stato presentato oggi all’incontro col Ministro dell’Interno,
Roberto Maroni, dedicato ai temi della sicurezza in banca. “Sul fronte della sicurezza e della lotta alla criminalità – ha detto il Presidente dell’ABI, Giuseppe Mussari – molto è stato fatto ed Istituzioni e Forze dell’ordine hanno ottenuto risultati importanti. Parlando di criminalità però non si può mai abbassare la guardia e in questa lotta senza quartiere anche le banche fanno la loro parte, investendo ampie risorse nei sistemi di sicurezza a tutela di clienti e dipendenti e collaborando attivamente con le Forze dell’ordine. La riduzione delle rapine allo sportello, confermata dai dati sul primo semestre 2010 – ha aggiunto Mussari – rappresenta il risultato più tangibile del grande lavoro fatto in questi anni per prevenire e contrastare il fenomeno, adottando sistemi di sicurezza sempre più evoluti e contribuendo alla riduzione dell’ampia circolazione di contante che ancora caratterizza il Paese”. Ecco, più nel dettaglio, cosa emerge dalla fotografia scattata da Ossif.

La mappa delle rapine

Nel primo semestre del 2010, le rapine sono diminuite in 13 regioni, vale a dire in: Abruzzo
(-22,2%, da 18 a 14), Calabria (-12,5%, da 8 a 7), Emilia Romagna (-22,8%, da 79 a 61), Friuli Venezia Giulia (-100%, nessuna da 4), Liguria (-62,5%, da 32 a 12), Lombardia ( 23%, da 225 a 173), Molise (-33,3%, da 3 a 2), Puglia (-9,7%, da 31 a 28), Sardegna ( 75%, da 12 a 3), Sicilia (-39,8%, da 98 a 59), e Toscana (-47,2%, da 72 a 38), Trentino Alto Adige (-33,3%, da 3 a 2) e Umbria (-25%, da 8 a 6). Nessuna rapina in Valle d’Aosta (come nel 2009), mentre i dati negativi riguardano: Basilicata (con 4 rapine da 3), Campania (con 62 da 57), Lazio (con 116 da 111), Marche (con 28 da 20), Piemonte (con 89 da 60) e Veneto (con 54 da 39).

Più tecnologia e collaborazione con le Forze dell’ordine a difesa degli sportelli

Le banche italiane investono ogni anno oltre 750 milioni di euro per rendere le proprie filiali sempre più sorvegliate e sicure. Adottando misure di protezione sempre più moderne ed efficaci e formando i propri dipendenti anche attraverso un’apposita Guida antirapina che recepisce suggerimenti di Polizia e Carabinieri. Ma la collaborazione con le Forze dell’ordine per la sicurezza allo sportello non si ferma qui: in 95 province italiane è già operativo il Protocollo anticrimine firmato dall’ABI con le singole Prefetture. È operativo, inoltre, il gruppo di lavoro creato col Ministero dell’interno per migliorare la prevenzione attraverso lo scambio di dati e informazioni su furti e rapine. Anche grazie a queste iniziative, negli ultimi dieci anni le rapine in banca sono passate dal rappresentare l’8,5% del totale degli episodi criminosi al 4,9% (1998-2009). Tra il 2004 e il 2009, infine, la percentuale di rapine in cui si è giunti all’individuazione degli autori è passata dal 36% al 46%, grazie alla presenza in tutti gli sportelli di sistemi di ripresa.