Unioncamere: “Una road map per l’attuazione della direttiva Bolkestein sui servizi”

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Una road map in sette punti per dare un aiuto concreto al processo di liberalizzazione dei servizi sancito dalla Direttiva Bolkestein. Questo il tema del convegno in corso a Milano organizzato da Unioncamere con il supporto del suo Istituto specializzato in distribuzione, Indis, nell’ambito dell’VIII Convegno nazionale sul commercio. Molte le personalità del mondo istituzionale, politico ed economico che intervengono al dibattito, tra cui il vice direttore generale della Confesercenti, Mauro Bussoni.
“Sui servizi – ha detto il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello – si sta giocando una partita rilevante. Da una parte, infatti, la semplificazione e liberalizzazione di questo segmento economico dovrebbe creare il volano per la costituzione di un mercato europeo in cui le regole siano in grado di consentire agli imprenditori di poter ragionare su uno spazio molto piu’ ampio e pieno di possibilita’ da cogliere; e parliamo di un giro di affari che la Commissione europea stima tra i 60 e i 140 miliardi di euro in cui, al momento, solo l’8% delle Pmi si e’ affacciata.
Dall’altra – ha aggiunto -a nessuno sfugge il possibile rischio di illogicita’ del quadro normativo: il profilo della Direttiva di diretto impatto sul regime di concorrenza e’ materia riservata allo Stato, la disciplina settoriale e’ materia delle Regioni, le autorizzazioni alle aperture e alle verifiche e, quindi, il contatto con le imprese, impegnano i Comuni e le Camere di Commercio. C’e’ la possibilità, allora, che il quadro delle regole e il legittimo ruolo giocato dai diversi attori possa seriamente complicare la vita delle imprese, proprio mentre la Direttiva apre una “competizione di semplicità” in tutta Europa. Per questa competizione di semplicita’, che determinera’ concretamente vantaggi e svantaggi per le imprese in Europa a seconda della capacita’ dei ‘sistemi paese’ di fare buona e utile amministrazione, vorrei affermare un diritto delle imprese alle regole semplici, alla normativa utile, ai controlli efficaci.
Ecco perche’ abbiamo immaginato questo percorso di lavoro comune con Istituzioni nazionali, Regioni, Province e Comuni, individuando sette punti cardine della disciplina sul commercio da condividere e uniformare a livello nazionale. Perche’ – ha concluso – le nostre imprese e i potenziali investitori esteri, abbiano poche e chiare norme comuni alle quali attenersi. A tutto vantaggio di una competizione aperta, trasparente, che premi i migliori”.
I punti del documento predisposto da Unioncamere-Indis prevedono dunque: la disciplina generale dei profili concorrenziali della distribuzione commerciale; la programmazione commerciale; la vivibilita’ dei centri cittadini, con particolare riferimento alle aree storiche e/o di pregio; la disciplina del commercio su aree pubbliche e stabilimenti balneari; la disciplina delle vendite promozionali e di fine stagione; la disciplina degli orari di vendita e la formazione e il controllo sull’attivita’ degli agenti di commercio e dei mediatori immobiliari.