Federalismo: le Regioni minacciano parare negativo se confermati i tagli

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Il parere che le regioni esprimeranno in conferenza unificata il 9 dicembre prossimo sui decreti attuativi del federalismo fiscale ”sarà negativo” se il governo ”non accettera’ le nostre proposte di reintrodurre la fiscalizzazione del Trasporto pubblico locale e di annullare i tagli di oltre 4 miliardi di euro che la finanziaria ha imposto alle Regioni”. Lo ha spiegato il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, all’uscita del ministero dell’Economia alla conclusione del vertice tenuto col governo questa mattina. La manovra, così come concepita dai governatori, dovrebbe dunque andare a cancellare tagli pari a 4,5 miliardi previsti nella manovra di luglio e che prenderanno piede a partire del 2011 oltre che permettere la copertura del servizio di trasporto pubblico tramite il ricorso alle accise sui carburanti. “Per noi questi sono punti irrinunciabili”, ha detto Errani. Ai cronisti che gli chiedevano se i governatori siano disposti anche a dare un giudizio negativo sull’intero decreto legislativo applicativo del federalismo fiscale, Errani ha risposto: “Certo”. Il presidente della Conferenza ha poi espresso un giudizio molto negativo sull’ulteriore decreto legislativo approvato ieri dal consiglio dei ministri che pone le basi per dichiarare incandidabili gli amministratori i cui enti registrano eccessivi deficit di bilancio: “Abbiamo espresso un giudizio molto negativo. Il decreto è incostituzionale”, ha detto Errani.
‘Tremonti si e’ riservato di darci una risposta su questi temi – ha spiegato Errani – vedremo cosa succedera’ da oggi al 9 dicembre”. Data durante il quale si riunirà la Conferenza Stato-Regioni.