La commissione Bilancio del Senato ha concluso l’esame degli emendamenti al ddl di stabilita’ bocciando tutte le proposte di modifica al provvedimento, circa 300 emendamenti, come ampiamente annunciato. Nel pomeriggio i lavori proseguiranno con l’esame degli ordini del giorno, circa un centinaio, tra cui spicca quello atteso e ”molto impegnativo” per il governo sul 5 per mille al fine, sono le parole del relatore Paolo Tancredi, di ripristinare i 400 milioni nel dl milleproroghe. Tancredi ha osservato che del centinaio presentati, molti potranno essere accorpati, trattando gli stessi temi, e tra tutti, ”molti sono accoglibili”. Il relatore ha ricordato infine, oltre all’odg sul 5 per mille anche quelli per l’allentamento di alcune misure del patto d istabilita’ per alcuni comuni, quelli relativi alle calamita’ naturali.
Il presidente della commissione, Antonio Azzollini, ha preannunciato che ”anche per l’Aula si conferma l’orientamento a non apportare modifiche al ddl di stabilità”, mentre ”domani daremo mandato ai relatori a riferire in Aula, il 6 mattina, tanto sul ddl di stabilità che sul ddl di bilancio”. Il voto e’ atteso nella giornata di martedi’. Il governo si è opposto a qualsiasi modifica in Senato per evitare un terzo passaggio alla Camera, dove Pdl e Lega non hanno una maggioranza sicura dal momento che i “finiani” di Futuro e libertà decidono caso per caso come votare. Il ministero dell’Economia vuole chiudere il prima possibile l’esame della legge anche per rassicurare i mercati ed evitare di alimentare le tensioni sul debito pubblico italiano, soprattutto dopo che ieri lo spread tra Btp e Bund a 10 anni ha sfiorato i 220 punti base.