Bce, tassi fermi a 1%, estesi finanziamenti a rubinetto

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Incertezza elevata ma una situazione di fondo dell’economia della zona euro che rimane positiva. È quanto detto dal presidente della Bce Jean-Claude Trichet nel corso della conferenza stampa che ha seguito la decisione odierna dell’istituto centrale di lasciare invariato il costo del denaro all’1%, in linea con le attese degli operatori. Secondo Trichet l’attuale impostazione della politica moentaria resta aprropriata, con pressioni e aspettative inflazionistiche ancora contenute nel medio termine. I rischi sulle prospettive dell’economia – spiega la Bce – sono lievemente sbilanciati verso il basso, a causa tra l’altro delle rinnovate tensioni sui alcuni segmenti del mercato finanziario, degli squilibri globali, dell’incremento dei prezzi delle materie prime, delle tentazioni protezionistiche e della necessità delle aziende di ristrutturare i propri bilanci. Tra i fattori positivi per la crescita economica, prosegue Trichet, c’è invece la ripresa globale che continuerà a guidare l’export della zona euro, insieme alla domanda del settore privato, supportata dalla politica monetaria accomodante.

PROLUNGATI FINANZIAMENTI A RUBINETTO
Trichet ha inoltre annunciato che la banca centrale continuerà ad offrire liquidità alle banche tramite operazioni di finanziamento ‘full allotment’, ovvero a rubinetto, e a tasso fisso, sulle scadenze a una settimana e un mese, fino al terzo peridodo di mantenimento del 2011. Rimandato anche il ritorno al meccanismo d’asta per i finanzimanenti a tre mesi, a differenza di quanto ritenuto molto probabile fino a poche settimane fa. I p/t a tre mesi, ha confermato Trichet, rimarranno per ora ad ammontare illimitato, con tasso pari alla media dei tassi delle operazioni di finanziamento settimanali comprese nel periodo, dunque per ora di fatto fisso all’1%.

TRASSI FERMI
Dunque la Bce, al termine della riunione mensile del consiglio direttivo, ha confermato il costo del denaro nei sedici paesi dell’unione monetaria all’attuale minimo storico, livello raggiunto a seguito dell’ultimo taglio, risalente al maggio dell’anno scorso. Invariati anche i tassi su depositi e prestiti overnight, rispettivamente allo 0,25% e all’1,75%. L’ultimo sondaggio Reuters, condotto la scorsa settimana su 74 economisti, dava indicazioni unanimi per un nulla di fatto quest’oggi sui tassi, proiettando una prima stretta – da un quarto di punto percentuale – nel quarto trimestre dell’anno prossimo, risultato identico ai precedenti tre sondaggi. Alla stretta creditizia di fine 2011, emerge sempre dal sondaggio Reuters, dovrebbero seguire analoghi provvedimenti da 25 punti base ciascuno nel primo e nel secondo trimestre del 2012.

Fonte: Reuters