Le banche colpite dalla crisi che chiederanno gli aiuti di stato il prossimo anno dovranno rivedere i loro piani per effetto di una strategia volta a disabituarle dal ricorrere al sostegno statale. Lo ha dichiarato il responsabile della concorrenza dell’Unione Europea. Le condizioni più rigide vengono introdotte perché la Commissione Europea ha deciso di estendere di un anno il sistema di norme messe in atto nell’ottobre del 2008 per consentire ai governi Ue di salvare gli istituti di credito. “Dopo circa due anni del regime di aiuti di stato per la crisi, c’è bisogno di preparare un ritorno graduale al normale funzionamento del mercato”, ha detto in una nota il commissario alla Concorrenza Joaquin Almunia. “Il fatto che resti un rischio di nuovi stress è una buona ragione per procedere con cautela nel processo di uscita”. L’esecutivo Ue ha inoltre deciso di mantenere le misure che facilitano l’accesso al credito per le piccole e le medie imprese, ma con condizioni più stringenti. La Commissione Europea ha inoltre comunicato oggi che l’ammontare totale degli aiuti al settore finanziario ad ottobre 2010 è stato di 4.500 miliardi di euro.
Fonte: Reuters