UniCredit punta ad aprire circa 900 nuove filiali nell’area Cee, soprattutto in quei paesi dove il gruppo ha già un comprovato track record di nuovi sportelli. Lo ha detto l’AD dell’istituto Federico Ghizzoni nel corso del seminario sui paesi dell’area Cee in corso a Londra. In particolare, è prevista l’apertura di 300 filiali in Turchia e altrettante in Romania, oltre a 120 in Ungheria e 180 in altri paesi, soprattutto Russia, Bulgaria e Serbia. Ghizzoni ha ribadito l’impegno nell’area Cee, il cui peso sarà gradualmente aumentato per sfruttare le opportunità di crescita offerte. Un grande potenziale di crescita esiste in particolare modo nel comparto retail di Unicredit Russia. Il manager ha poi ribadito che non c’è una lista di paesi Cee in vendita e che si presterà attenzione agli investimenti nei paesi con ritorni bassi. In particolare “in termini di rischi” Ghizzoni ha spiegato che vede ancora “una situazione di fragilità” in Ucraina sia dal punto di vista politico sia economico “anche se sta migliorando”.
“Il Kazakistan sta migliorando dal punto di vista macro. Tuttavia la bolla bancaria è stata molto pesante e richiederà qualche tempo per esaurirsi”, ha aggiunto. Ghizzoni ha poi segnalato “qualche timore” sulla Romania che a una situazione da monitorare attentamente anche se non paragonabile con l’Ucraina e sulla Bulgaria. Rispondendo alla domanda di un analista Ghizzoni ha escluso mutamenti nelle compagini azionarie di Yapi Kredi (YKBNK.IS: Quotazione) e Bank Pekao BAPE.WA, che operano rispettivamente in Turchia e Polonia.
Fonte: Reuters