In una fase del ciclo economico in cui sarebbe assolutamente necessario immettere liquidita` nel sistema, si e` assistito invece ad un`attivita` opposta che, attraverso il sistematico ritardo nei pagamenti, ha sottratto liquidita` alle imprese di costruzioni impegnate nella realizzazione di opere pubbliche. In alcuni casi, e` la sopravivenza stessa delle imprese che viene messa a rischio dalla sottrazione di risorse finanziarie determinata dai ritardi. In molti altri, la mancanza di certezza nei tempi di pagamento impedisce agli operatori economici di procedere all`indispensabile programmazione delle proprie attivita`.
L`indagine Ance sui ritardati pagamenti
I risultati dell`indagine Ance sui ritardati pagamenti svolta a settembre 2010 presso le imprese associate, illustrati nell`Osservatorio congiunturale sull`industria delle costruzioni, mettono in evidenza il costante e progressivo peggioramento del fenomeno dei ritardati pagamenti. Quasi la meta` delle imprese (il 44% contro il 20% a gennaio 2009 e il 28% a maggio 2010) ha denunciato ritardi medi che superano i quattro mesi oltre i termini contrattuali -quindi tempi di pagamento superiori ai 6,5 mesi- con punte di ritardo che toccano i 24 mesi. L`indagine evidenzia che sono soprattutto le imprese piu` piccole ad incontrare maggiori difficolta` nel riscuotere i crediti vantati.Per i ritardi subiti, alle imprese di costruzioni viene riconosciuto un tasso di interesse dell`1% per i primi 4 mesi mentre i tassi bancari applicati per il rifinanziamento dell`attivita` imprenditoriale sono notevolmente superiori.
La nuova direttiva europea sui ritardati pagamenti
Intervenire sul sistema sanzionatorio costituisce una modalita` per incoraggiare le istituzioni a migliorare i processi per il pagamento delle somme dovute. In questo senso interviene la nuova Direttiva Europea sui ritardati pagamenti approvata dal Parlamento europeo a fine ottobre 2010 la cui applicazione potrebbe dare una spinta al miglioramento dell`efficienza della Pubblica Amministrazione garantendo allo stesso tempo un migliore livello di indennizzo per le imprese che subiscono ritardi. La nuova Direttiva -che si applichera` anche ai contratti di lavori- prevede, infatti, una riduzione del termine standard di pagamento a 30 giorni per i contratti pubblici nonche` un notevole aumento degli indennizzi per le imprese che subiscono ritardi, introducendo un tasso di interesse maggiorato dell`8% sin dal 1° giorno di ritardo. Occorre recepire la nuova Direttiva nei migliori tempi possibili e, nel frattempo, trovare soluzioni operative che permettano di fare fronte al grave problema dei ritardati pagamenti limitando il costo a carico delle imprese.