Bce, preoccupano i bilanci di alcuni paesi

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La sostenibilita’ dei bilanci di alcuni paesi dell’area euro desta ancora “viva preoccupazione” e pertanto e’ necessario che tutti gli stati “portino avanti piani di risanamento pluriennali credibili e attuino integralmente le misure di riequilibrio previste”. Lo sottolinea la Banca centrale europea nel bollettino di dicembre nel quale invita gli stati membri a urgenti riforme strutturali per sostenere la crescita. La ripresa prosegue, indica la Bce, ma restano timori per le tensioni sui mercati.
IL PIL DELL’AREA EURO CRESCERA’ TRA LO 0,7 E IL 2,1%
Secondo gli esperti, inoltre, il Pil dell’area euro crescera’ nel 2010 tra l’1,6% e l’1,8% e tra lo 0,7% e il 2,1% nel 2011. “Sebbene alcuni paesi registrino andamenti dei conti pubblici piu’ favorevoli di quanto atteso – si legge nel bollettino – per altri rimane molto viva la preoccupazione circa la sostenibilita’ delle posizioni di bilancio e la vulnerabilita’ a reazioni avverse del mercato”. In particolare i disavanzi stimati “sono in qualche misura inferiori” a quanto prospettato in primavera, “sia per l’area dell’euro nel suo insieme sia per la maggior parte dei singoli paesi”.
E FITCH TAGLIA IL RATING IRLANDESE
Proprio oggi l’agenzia Fitch ha tagliato il rating dell’Irlanda di tre gradini a ‘BBB+’ da ‘A+’. L’outlook sul lungo termine resta stabile. Per l’Italia il giudizio della Bce, che fa sue le stime della commissione europea, e’ positivo. Secondo l’Eurotower, infatti, “e’ probabile che il debito pubblico in rapporto al Pil aumenti in tutti i Paesi dell’area euro nel 2011 e in quasi tutti nel 2012, a eccezione di Germania e Italia”.
PER L’ITALIA DEBITO ALTO MA NON DOVREBBE CRESCERE
Anche se per il nostro Paese resta alto: “sempre nel 2012”, si legge ancora nel Bollettino, “il rapporto medio tra debito e Pil dell’area dell’euro ammonterebbe all’87,8% del Pil, e quattro paesi dell’area (Belgio, Irlanda, Grecia e Italia) registrerebbero rapporti debito/Pil superiori al 100%”.
PER L’ITALIA AUMENTO “MODERATO” DELLA DISOCCUPAZIONE
Nel complesso, afferma la Bce, “i rischi per le proiezioni della Commissione sembrano essere sostanzialmente bilanciati”. L’Italia e’ poi citata tra i paesi dell’area euro che hanno registrato un aumento solo “moderato” della disoccupazione a partire dal 2008.
DISOCCUPAZIONE AUMENTATA DEL 7,6%
La disoccupazione dell’area dell’euro, ricorda la Bce, e’ aumentata dal 7,6% nel quarto trimestre del 2007 al 10% nel secondo trimestre del 2010, raggiungendo il livello piu’ elevato dal terzo trimestre del 1998 .

Fonte: Agi