Nei sedici Paesi dell’euro e’ in corso una ”modesta ripresa”, ma ”i rischi rimangono”. A dirlo e’ l’Ocse nel suo rapporto economico sull’area euro. La posizione fiscale dei Paesi dell’area euro ”e’ peggiorata sensibilmente”, e i Sedici necessitano ora di ”dettagliati e credibili piano di rientro pluriennali per stabilizzare le finanze pubbliche” scrive l’Ocse. Anche nei Paesi europei le banche ”hanno sottostimato i rischi, con dotazioni di capitale inadeguati e una gestione della liquidita’ a volte carente” rivela l’Ocse spiegando che occorre mettere in pratica regole piu’ forti ”in linea con quelle di Basilea 3′ e che ”le attivita’ delle banche di importanza sistemica dovrebbe essere monitorata con maggiore attenzione”.
SANZIONI SONO CHIAVE PER STABILITA’ FISCALE UE I meccanismi che sanzionano i Paesi che sforano i limiti di bilanci sono la ”chiave” per la stabilita’ fiscale dei sedici Paesi dell’euro. Lo scrive l’Ocse nel suo rapporto economico sull’area euro, invocando una applicazione ”quasi automatica”, e quindi non soggetta al negoziato politico, e senza escludere le sanzioni finanziarie a carico degli Stati in violazione. Per i Paesi dell’area euro con un debito che supera il 60% del Pil, ”dovrebbe essere adottata una appropriata definizione operativa della riduzione del debito”. Nel suo rapporto economico sull’area euro auspica cosi’ che venga finalmente ”applicato con efficacia” il criterio del debito del Patto di stabilita’ e crescita europeo. Secondo l’Ocse, d’altra parte, ”sara’ necessario un grosso sforzo di consolidamento del debito” per soddisfare gli impegni del Patto, e ”in molti Paesi servira’ una posizione di bilancio rigorosa per molti anni per poter tornare a livelli prudenti di debito”
SUPERINDICE: ITALIA RALLENTA, ZONA EURO STABILE – Il superindice Ocse di ottobre segna un lieve rialzo di 0,1 punti, ma rimane invariato per l’area euro e scende di 0,1 punti in Italia. Lo fa sapere l’organizzazione parigina, che per Italia, Canada (-0,1) e India (-0,2) prevede uno scenario di recessione. In generale, l’Ocse immagina un ”passo di espansione stabile” per l’intera area e per l’eurozona. Come il mese scorso, inoltre, le prospettive si diversificano tra le maggiori economie, ma ”segnali di convergenza dei cicli economici stanno apparendo in molti Paesi”. Stati Uniti (+0,3), Cina (+0,6) e, in misura minore, Francia (0,1) sono in progresso, mentre Germania e Giappone (entrambi -0,1) mostrano una maggiore ”moderazione”. Unico Paese, infine, per il quale l’Ocse parla di ”espansione” e’ la Russia (+0,7). Per il Brasile (-0,3), infine, si parla di ”rallentamento”
Fonte: Ansa