Si terranno oggi a Bruxelles il vertice straordinario Ecofin e il Consiglio dei Capi di Stato e di governo. I leader europei adotteranno l’accordo raggiunto dall’Ecofin del mese scorso sul meccanismo permanente di salvataggio della zona euro. Lo ha annunciato ieri il cancelleire tedesco Angela Merkel
Rivolgendosi alla Camera bassa del parlamento, Merkel è tornata a sottolineare l’impegno di Berlino a sostenere i partner europei in difficoltà ma respinge nuovamente la proposta di emissioni bond euro, obbligazioni congiunte per i paesi della zona euro. “Siamo consapevoli che l’euro è il nostro destino collettivo e l’Europa il nostro futuro collettivo. Nessuno in Europa verrà abbandonato, l’Europa raggiungerà il successo insieme” dice. Viene a estinguersi a fine giugno del 2013 l’European financial stability facility, con risorse fino a 750 miliardi di euro, messa a punto da Unione europea e Fondo monetario internazionale, i paesi della zona euro sono quindi chiamati a costituire un meccanismo permanente. Secondo il cancelliere tedesco, il consiglio Ue del fine settimana avallerà il progetto di sostituire l’Efsf con il meccanismo permanente Esm – European stabilisation mechanism.
“Verrà accolta dal Consiglio europeo la proposta dei ministri finanziari del 28 novembre scorso, in cui si sancisce l’accordo sulle caratteristiche principali del nuovo meccanismo” aggiunge. Al fine di creare l’Esm, la Germania ha chiesto alcune modifiche del trattato Ue, ritenute limitate, che Angela Merkel si augura vengano formalmente siglate dai capi di Stato e di governo a marzo dell’anno prossimo. Le novità normative andranno poi ratificate dall’intera Ue entro il 2012, in modo da fugare qualsiasi timore che il meccanismo permamente entri in vigore già dall’anno successivo. Perché il progetto europeo funzioni, avverte il cancelliere, occorre però che i paesi si muovano nella stessa direzione.
“Stiamo parlando di maggior integrazione politica, nei confronti dell’euro anche di una più profonda integrazione della politica economica. E’ dunque importante che nei prossimi mesi si parli di maggiore integrazione politica” dichiara. “Non facciamo però l’errore di vedere una soluzione nella collettivizzazione dei rischi – come accadrebbe con bond [congiunti] per l’euro – perché non si tratterebbe affatto di una soluzione” conclude. “La soluzione è un maggior livello di armonizzazione e competitività… tra paesi Ue e in particolare tra paesi della zona euro”.
Fonte: Reuters