Con il passaggio al digitale del Friuli Venezia Giulia, che si è concluso nell’intera provincia di Udine, il vecchio segnale tv è ormai diventato digitale per 22 milioni di abitanti, 3333 comuni e circa 7000 impianti di emittenti nazionali e locali. Lo switch off nel nord Italia, cominciato lo scorso 25 ottobre, ha infatti coinvolto finora cinque regioni: Piemonte Orientale, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. Ora tutti i programmi delle emittenti nazionali e locali saranno trasmessi solo in tecnologia digitale e il loro segnale potrà essere ricevuto esclusivamente attraverso un decoder o un televisore con sintonizzatore digitale integrato.Dallo scorso 25 ottobre, sono state circa 339.000 – su una popolazione interessata di 22 milioni di abitanti – le richieste di supporto pervenute al call center gratuito del Mise: se i 2/3 degli utenti ha richiesto informazioni sulla copertura del segnale, le restanti chiamate si sono concentrate sull’assistenza per la sintonizzazione di apparecchi e segnalazioni su singole emittenti. L’implementazione dell’ordinamento automatico dei canali (LCN), avvenuta lo scorso 26 novembre, ha notevolmente aiutato il passaggio e semplificato le operazioni. Sono in corso di soluzione anche alcune circoscritte criticità verificatesi in determinate aree, le cui cause più frequenti sono imputabili agli impianti centralizzati, talvolta non ancora adeguati, ai decoder o ai televisori integrati con versioni software non aggiornate.La transizione al digitale ha già interessato la Sardegna (nel 2008), la Valle d’Aosta, il Piemonte Occidentale, il Trentito Alto Adige, il Lazio e la Campania (nel 2009), per un totale di circa 39 milioni di abitanti. Il ministero dello Sviluppo economico riunirà a breve il Comitato nazionale Italia Digitale per definire il calendario delle prossime tappe.