“La presenza di distorsioni o errori nella gestione del sistema delle rinnovabili nel nostro paese – ha dichiarato il Capogruppo IdV in Commissione Ambiente di Montecitorio – sommate all’ombra delle infiltrazioni mafiose nel business dell’eolico, non può e non deve giustificare un ripensamento complessivo delle politiche di incentivazione delle energie rinnovabili”.
“Lo sfruttamento dell’energia eolica, che tra il 2007 e il 2009 è aumentato del 50%, ha prodotto risultati positivi tangibili, coprendo il fabbisogno energetico di oltre 4 milioni di famiglie, risparmiando l’emissione di 4,7 milioni di tonnellate di CO2 e creando oltre 60 mila nuove opportunità occupazionali.
Il pacchetto clima, approvato dal Parlamento Europeo nel 2008 – si legge in una nota diffusa dell’on. Sergio Piffari – ha imposto all’Italia precisi obiettivi di politica energetica. L’energia eolica risponde a pieno agli impegni assunti dal nostro paese per la riduzione delle emissioni di gas serra, l’aumento del consumo di fonti rinnovabili e il risparmio energetico.
Se il Governo avesse indicato prima le linee guida per l’autorizzazione di tali impianti, attese dal 2003 ma emanate solo a settembre di quest’anno – prosegue la nota – probabilmente molti degli attuali problemi da affrontare sarebbero stati evitati. Mi riferisco, in particolare, alla forte infiltrazione criminale registrata nel settore e favorita proprio da un vuoto normativo solo recentemente colmato”.
“La risoluzione presentata in Commissione Ambiente – si conclude il documento – chiede un impegno concreto al Governo affinché non si ceda alla tentazione di indebolire lo sforzo finalizzato a sviluppare le energie rinnovabili, contrastando l’illegalità e la corruzione sviluppatasi intorno a tale settore e nel rispetto dell’ambiente, dei valori paesaggistici, storici e naturalistici, oltre che degli impegni internazionali assunti dal nostro paese.
Graduare gli incentivi in funzione della produzione effettiva di energia, attraverso sostegni finanziari modulati, mirati e non più riconosciuti indistintamente, e un severo controllo sul rilascio di nuove autorizzazioni, subordinate alla reale conformità dei progetti alle linee guida, rappresentano due principi che l’Italia dei Valori ritiene indispensabili per contrastare le ingerenze criminali emerse in un settore economico strategico e in forte espansione come quello dell’eolico e favorire il suo sviluppo sostenibile”.