Sono in attesa di rinnovo 42 contratti di lavoro collettivi, relativi a 5 milioni di dipendenti e al 40,8 per cento del monte retributivo totale. Lo rende noto l’Istat diffondendo i dati sulle retribuzioni.
”Relativamente all’insieme dei contratti monitorati dall’indagine nel mese di novembre e’ scaduto l’accordo della concia e nessuno e’ stato rinnovato. Pertanto, i contratti in vigore sono 36 (uno in meno rispetto al mese precedente) e regolano il trattamento economico di circa 8,1 milioni di dipendenti; a essi corrisponde un’incidenza in termini di monte retributivo pari al 59,2 per cento. Sono, invece, in attesa di rinnovo 42 accordi, relativi a 5,0 milioni di dipendenti e al 40,8 per cento del monte retributivo totale”, si legge nella nota dell’Istat.
”A livello settoriale le quote di contratti nazionali vigenti sono molto differenziate: la copertura e’ totale nel settore agricolo, pari al 94,2 per cento per l’industria e al 65,7 per i servizi privati. Nella pubblica amministrazione, a partire da gennaio 2010 tutti i contratti sono scaduti e la copertura risulta nulla. L’indagine consente di calcolare la quota dei contratti collettivi nazionali di lavoro che rimarrebbe in vigore nel semestre successivo, nell’ipotesi di assenza di rinnovi. In termini di monte retributivo contrattuale rispetto al totale osservato nel dicembre 2005, l’incidenza dei contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore rilevata a novembre 2010 rimarrebbe uguale fino alla fine di dicembre 2010 (59,2 per cento), e scenderebbe al 35,2 per cento da gennaio 2011, a causa della scadenza di numerosi accordi”.
”Nel mese di novembre, la quota di dipendenti in attesa di rinnovo e’ pari, per l’intera economia, al 37,9 per cento, in lievissimo aumento rispetto allo scorso mese (37,7 per cento) e in forte crescita rispetto a novembre 2009 (11,0 per cento). I mesi di attesa per i lavoratori con il contratto scaduto sono, in media, 13,4, in crescita rispetto a ottobre 2010 (12,4 mesi), ma in calo rispetto a un anno prima (20,9).
Infine, l’attesa media distribuita sul totale dei dipendenti e’ pari a 5,1 mesi, a fronte di 4,7 mesi a ottobre 2010 e 2,3 mesi a novembre 2009”.
Fonte: Asca
