Revocato obbligo di vendere Sud Polo Vita ma vengono rafforzate le prescrizioni in materia di governance per i rappresentanti di Generali e sulla struttura distributiva della rete Intesa Sanpaolo. Infatti, Intesa Sanpaolo potrà vendere sulla sua rete esclusivamente i propri prodotti assicurativi. Confermata la posizione dominante collettiva con Generali nel Ramo Vita I sia nella produzione a livello nazionale che nella distribuzione a livello provinciale
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 22 dicembre 2010, ha deciso di rivedere le misure sul settore assicurativo del ramo vita prescritte nel dicembre del 2006 in occasione della concentrazione tra Banca Intesa e Sanpaolo. Nel corso dell’istruttoria, avviata il 30 settembre scorso, l’Antitrust ha nuovamente analizzato il mercato del settore assicurativo Vita interessato dall’operazione, anche alla luce del progetto di ristrutturazione del gruppo nel settore assicurativo, in base al quale Intesa Sanpaolo opererà attraverso compagnie assicurative controllate in via esclusiva e mediante la rete distributiva costituita dagli sportelli bancari ed i promotori sempre della rete del gruppo Intesa Sanpaolo.
L’analisi ha nuovamente confermato la posizione dominante collettiva detenuta congiuntamente da Intesa Sanpaolo e Generali nel Ramo Vita I del settore assicurativo e l’esistenza di problemi concorrenziali nell’intero comparto, dovuta ai legami societari e personali tra Intesa Sanpaolo e Generali. A fronte di tali criticità Intesa Sanpaolo ha presentato nuovi impegni, resi vincolanti dall’Autorità, che li ha ritenuti adeguati ad affrontare le restrizioni concorrenziali ancora esistenti nei mercati rilevanti.
In particolare:
viene revocato l’obbligo a vendere a terzi indipendenti il c.d. Sud Polo Vita, ovvero il ramo di azienda costituito da un complesso organizzato di attività e di strutture finalizzate alla produzione e gestione di polizze assicurative vita Ramo I, III, e V;
viene stabilito che il gruppo potrà vendere sulla sua rete esclusivamente i propri prodotti assicurativi secondo un modello organizzativo di integrazione verticale, che prevede il collocamento attraverso la rete distributiva nazionale del Gruppo Intesa Sanpaolo, inclusi i promotori, di polizze vita di Ramo I, III e V di fabbriche prodotto controllate da Intesa Sanpaolo in via esclusiva. L’eventuale decisione di mutare modello distributivo dovrà essere valutata dall’Antitrust. Cade di conseguenza il precedente divieto di distribuire polizze vita Ramo I, III, e V prodotte da Intesa Vita e/o da Generali attraverso gli sportelli bancari facenti capo agli ex sportelli San Paolo e polizze degli stessi rami di Eurizon negli sportelli bancari facenti capo, nel 2006, al Gruppo Banca Intesa;
le misure di governance, finalizzate a ‘neutralizzare’ il ruolo di Generali, originariamente prescritte per la gestione di Eurizon, vengono estese a tutto il settore assicurativo vita e a tutti i soggetti presenti nei Consigli di Sorveglianza, di Gestione o in qualsiasi comitato interno, che abbiano legami personali, diretti o indiretti con il gruppo Generali. In particolare Intesa Sanpaolo dovrà adottare gli strumenti organizzativi necessari affinché tali soggetti siano esclusi dai flussi informativi, dalla partecipazione alle discussioni e dall’esercizio del diritto di voto negli organi di governance della società Intesa Sanpaolo in tutte le materie inerenti al settore assicurativo vita. È prevista l’applicazione di dettagliate regole finalizzate a prevenire i conflitti di ruolo dei rappresentanti di Generali, basate su attività di monitoraggio, segnalazione, secretazione delle informazioni in fase preventiva e successiva le riunioni dei vari organi di governance .