Made in Italy: insediato il Consiglio anticontraffazione

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Si è insediato alla presenza del ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani il Consiglio Nazionale Anticontraffazione (CNAC) con l’obiettivo di rafforzare l’azione del Governo nella lotta alla contraffazione, attraverso il diretto coinvolgimento di dieci Ministeri. Scopo del CNAC è infatti coordinare le iniziative delle istituzioni nazionali nella repressione della contraffazione, concentrandosi su quattro linee strategiche:
1) creazione di una rete di amministrazioni pubbliche e di task-force di coordinamento territoriale presso le prefetture;
2) garanzia della legalità delle attività economiche e commerciali attraverso il rafforzamento delle funzioni ispettive e di monitoraggio, nonché individuazione dei settori merceologici necessari d’interventi prioritari;
3) informazione e formazione sull’intero territorio nazionale, destinate sia al mondo della scuola e dell’università, che del lavoro.
4) sensibilizzazione delle imprese, affinché adottino comportamenti anticontraffattivi.
La contraffazione rappresenta un grande ostacolo del sistema produttivo italiano che richiede un’azione efficace e congiunta di tutti gli attori che a diverso titolo sono coinvolti sia nella sensibilizzazione e informazione di cittadini e imprese, sia nella attuazione di politiche mirate al contrasto di questo fenomeno criminale. La contraffazione ha determinato in Italia la perdita di 130.000 posti di lavoro e costa allo Stato quasi 5,3 miliardi di euro l’anno.