Il futuro dell’economia si tinge di verde: la Green Economy è considerata una risposta alla crisi e alla disoccupazione tra le più efficaci. Tutti i principali governi stanno stanziando fondi per stimolare la crescita economica del proprio paese. Per cavalcare l’onda dell’eco-sostenibilità questi gli stanziamenti: 171 miliardi di euro la Cina, 86 mld gli Stati Uniti, 10 mld la Germania e 5 mld la Francia. L’Italia molto meno: un miliardo di euro in finanziamenti sostenibili.
Eppure è un’occasione da non perdere, perché «sarebbe un danno irreversibile per la nostra economia», come dichiarato da Raffaele Di Mario, presidente dell’appena nato Osservatorio nazionale attività economiche eco-sostenibili (Onaee): organismo aggregatore e punto di riferimento per tutte quelle imprese che sempre più numerose si stanno impegnando sul fronte dell’eco-sostenibilità.
Una scelta dettata dalla consapevolezza che puntare su questo settore significa diventare più competitivi, tanto che il 30% delle Pmi, secondo una recente indagine Symbola e Unioncamere, punta sulla green economy per uscire dalla crisi.
L’obiettivo dell’Onaee è di monitorare lo stato dell’arte dell’economia improntata al rispetto ambientale e svolgere un ruolo di mediatore tra politica e aziende, capace di proporre provvedimenti per incentivare il comparto e favorire la creazione di nuovi posti di lavoro green.
Si ovvierà così ad uno dei grandi problemi che impediscono il reale sviluppo dell’economia verde in Italia: la mancanza di una politica comune che unisca in maniera sinergica le iniziative attivare sul territorio nazionale.
Noemi Ricci