Numeri da record per Civis e Pec. Il fascino del feedback immediato

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Un 2010 all’insegna del gradimento per i servizi on line di assistenza che eliminano le code e danno sicurezza
In dodici mesi, Civis, il filo diretto tra Fisco e contribuenti, incassa oltre 270mila richieste di assistenza. In 14mila hanno preferito, invece, inviare mail legali agli uffici dell’Amministrazione finanziaria, utilizzando la posta elettronica certificata. Nel 2010, svetta dunque il gradimento dei servizi che permettono una comunicazione rapida e sicura con l’Agenzia delle Entrate.

La velocità sta nei tempi di risposta ai quesiti proposti dai contribuenti: circa sei ore per la Pec e ventiquattro per la maggior parte delle richieste trasmesse attraverso Civis. La tempistica, in quest’ultimo caso, si può dilatare, ad esempio, per i casi più complicati e di difficile soluzione o per problemi oggettivi, come quando l’ufficio interpellato non è competente a trattare la questione. L’attesa, in generale non supera i cinque giorni.

La misurazione della sicurezza dei due servizi trova le basi nel fatto che, per quanto riguarda la Pec, i messaggi inviati con tale sistema agli indirizzi di posta elettronica della Pa hanno valenza legale esattamente come la tradizionale raccomandata con ricevuta di ritorno. Sul fronte Civis, che in particolare fornisce assistenza sulle comunicazioni di irregolarità inviate in seguito al controllo formale e automatico delle dichiarazioni dei redditi, per correggere eventuali errori e anomalie e pagare quanto dovuto con una riduzione delle sanzioni o segnalare le ragioni per cui si ritiene di non dover pagare, l’autorevolezza dell’interlocutore e, pertanto l’affidabilità della risposta.

Civis, un anno a tu per tu con l’Agenzia
Grazie alla piattaforma telematica concepita a ottobre 2009 (in prima battuta, solo per i professionisti, poi estesa alle altre categorie di contribuenti) e operativa su tutto il territorio nazionale a partire dal 14 gennaio 2010, gli utenti abilitati a Entratel e a Fisconline possono ricevere assistenza sulle comunicazioni di irregolarità via e mail. Quindi, niente code ai front office degli uffici delle Entrate e nemmeno lunghe attese al telefono. Tutto questo, unito agli orari di “apertura” del servizio, dilatati al massimo (tutti i giorni delle 7 alle 23) ha determinato un significativo aumento del livello di soddisfazione da parte di chi ne ha testato la funzionalità.

Pec, segno particolare: affidabile
La Posta elettronica certificata consente di stabilire un filo diretto sicuro tra la Pubblica amministrazione e i cittadini: senza costi e senza limiti di tempo (funziona 24 ore su 24). I messaggi inviati con questo sistema agli indirizzi Pec della Pa hanno valenza legale esattamente come la tradizionale raccomandata con ricevuta di ritorno, con il vantaggio che non è necessario presentarsi di persona negli uffici. È sufficiente connettersi a Internet per effettuare in rete le operazioni di sportello più comuni, portando in casa le funzionalità del front office.

Il tratto comune che piace a utenti e uffici
L’operatività ad ampio raggio di Civis e Pec proietta i suoi influssi benefici, non soltanto sui contribuenti, ma anche anche sugli uffici, che riescono a pianificare meglio l’attività grazie a una ripartizione dei carichi di lavoro più razionale, basata sull’analisi della mole di richieste on line e agli sportelli.

Fonte: FiscOggi