“Il fatto che nel 2010, a Milano, sono state registrate solo cinque denunce per usura è preoccupante e conferma l´allarme lanciato dal Procuratore Ilda Boccassini non più tardi di un paio di settimane fa. Credo che sia necessaria una seria opera di sensibilizzazione nella cittadinanza e, ancor di più, sia d’obbligo che le istituzioni facciano sentire il loro appoggio alle vittime di usura”. Così Giulio Cavalli, consigliere regionale e coordinatore per la città di Milano dell´Italia dei Valori, commenta i dati sulle denunce per usura nel capoluogo lombardo diffusi oggi dalla Questura.
“L’usura – continua Cavalli – non può essere considerata alla stregua di un reato di serie B ma è la porta d’ingresso della criminalità organizzata. A Milano non si denuncia perché non si ha piena conoscenza del fenomeno, perché non si ha fiducia delle istituzioni ma, soprattutto, perché la paura mescolata all’omertà comincia ad insediarsi anche nel capoluogo lombardo”.
“Per sconfiggere una piaga simile – conclude il consigliere regionale di IdV – si potrebbe, innanzitutto, dare rilievo e reale aiuto all´Associazione SOS racket e usura che, da dieci anni, lavora sul territorio tra tante difficoltà e minacce. La politica dovrebbe trovarsi unita e compattarsi per contrastare il fenomeno dell’usura e per suscitare maggiore fiducia nelle istituzioni”.