L’ISTAT pubblica i dati sulla diffusione e l’utilizzo delle tecnolgie in Italia. Cresce il numero dei computer e degli accessi alla rete, ma il nostro paese rimane agli ultimi posti in Europa. A portare nelle famiglie il web e le tecnologie sono, ovviamente i giovani e i giovanissimi, mentre gli over 60 rischiano di essere tagliati fuori, tra mancanza di capacità e paure legate alla scarsa sicurezza dei sistemi informatici.
L’ISTAT ha pubblicato i risultati dell’indagine multiscopo “Aspetti della vita quotidiana” svolta nel febbraio 2010, relativi alla presenza, alla conoscenza e all’utilizzo della tecnologia da parte delle famiglie italiane.
Le famiglie e internet: luci ed ombre
Tra i principali risultati la crescita della diffusione dei computer (dal 54,3% del 2009 al 57,6%) e delle connessioni ad internet (dal 47,3% al 52,4%). In particolare le connessioni a larga banda crescono di quasi 9 punti percentuali (dal 34,5% al 43,4%).
Le famiglie tecnologiche sono quelle in cui è presente almeno un minorenne: l’81,8% di esse possiede il personal computer, il 74,7% l’accesso ad Internet e il 63% una connessione a banda larga. All’estremo opposto si collocano le famiglie di soli anziani di 65 anni e più che continuano ad essere escluse dal possesso di beni tecnologici. Tra i motivi di questo divario al primo posto si colloca la mancanza di capacità (40,8%), cioè non si ha il computer con l’accesso ad Internet perché non lo si conosce e non si sa cosa farci; il 23,2% delle famiglie considera Internet inutile e non interessante, il 13,2% accede ad Internet da un luogo differente rispetto alla propria abitazione, il 10,2% non accede perché considera costosi gli strumenti necessari per connettersi e l’8,2% perché ritiene alto il costo del collegamento.
Rispetto al 2009 si evidenzia nel nostro Paese un incremento dell’accesso ad Internet (+11,3%) e della connessione a banda larga (+25,6%), ma ciononostante l’Italia continua a rimanere indietro rispetto a molti dei paesi dell’Unione europea sia rispetto al possesso di Internet sia alla qualità della connessione, collocandosi al ventesimo posto sia per il possesso di Internet da casa (con un tasso di penetrazione medio del 59% rispetto alla media europea del 70%) sia per l’accesso mediante banda larga (con un tasso di penetrazione del 49% rispetto alla media europea del 61%).
Chi usa le tecnologie e per fare cosa
Un italiano su due usa un computer (uno su tre lo usa tutti i giorni) mentre è leggermente inferiore (48,9%) la percentuale dei naviganti sul web. Rispetto al 2009, aumenta la quota degli utenti sia del computer (3,5 punti percentuali) sia di Internet (4,5 punti percentuali). In particolare, si registra un incremento significativo nell’uso quotidiano: dal 27% al 30,7% per il personal computer e dal 21,8% al 26,4% per Internet.
Il picco di utilizzo del computer e di Internet si ha tra i giovani di 11-24 anni (oltre l’82% e oltre il 75%), per poi decrescere rapidamente all’aumentare dell’età fino ad arrivare a percentuali poco al di sopra del 25% per gli adulti tra i 60-64.
Negli ultimi tre mesi chi ha utilizzato la rete lo ha fatto prevalentemente per spedire o ricevere e-mail (78,5%), per apprendere (67,7%) e per cercare informazioni su merci e servizi (62,8%). I social network sono ancora distanti: il 45% degli utenti di Internet utilizza siti di social networking (Facebook, Twitter, Myspace, ecc.), il 36,7% inserisce messaggi in chat, blog, newsgroup o forum di discussione online e il 26,8% utilizza i servizi di instant messaging.
Quasi il 38% degli utenti di Internet usa il web per ottenere informazioni dalla Pubblica Amministrazione, il 27,5% per scaricare moduli da siti della PA e il 13,4% per spedire moduli compilati della PA.
Rilevanti i dati rispetto all’e-commerce che cresce notevolmente. Nei 12 mesi precedenti l’intervista il 26,4% degli utenti (pari a 6 milioni 685 mila persone) ha ordinato e/o comprato merci e/o servizi per uso privato contro il 24,4% della precedente rilevazione. Ai primi due posti della graduatoria dei beni e servizi acquistati via web si collocano le spese per viaggi e soggiorni (35,9%) e i pernottamenti per vacanza (33,6%).
In linea con gli anni precedenti, si riscontrano forti differenze di genere, generazionali e territoriali sia nell’uso del personal computer che in quello di Internet, ma diminuiscono le differenze sociali. Tra gli operai l’uso del personal computer è passato dal 45,1% nel 2009 al 51,4% nel 2010 e l’uso di Internet dal 40,9% al 48,4%, mentre i dirigenti, imprenditori, liberi professionisti, che presentano tassi di utilizzo molto superiori a quelli degli operai, fanno registrare incrementi più contenuti: l’uso di Internet passa dal 79,1% all’85,0% e l’utilizzo del personal computer dall’81,3% all’85,9%.
Il 74,4% degli utenti di Internet di 14 anni e più ha dichiarano che per problemi di sicurezza non ha svolto alcune attività su Internet. Il 44,3% non ha comprato o ordinato merci e/o servizi, il 38,6% non ha effettuato operazioni bancarie o gestito il proprio conto online, il 35,4% non ha fornito informazioni personali a comunità online su network sociali professionali, il 27,1% non ha scaricato software, musica, video, giochi o altri file, il 25,2% non si è connesso ad Internet con una connessione wireless da luoghi diversi da casa e, infine, il 20,5% non si è relazionato con la Pubblica Amministrazione (20,5%).
Fonte: http://saperi.forumpa.it/