Usura: contribuenti.it, boom nel 2011 +92,3%

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“Nel 2011 rischia di proliferare la diffusione del fenomeno dell’usura a seguito della grave situazione di difficoltà economica in cui versano le famiglie italiane. Il sovra indebitamento delle famiglie italiane, nel 2010, è cresciuto del 129,8%, rispetto al 2009 e la propensione all’usura nel 2011 sale del 92,3%”. Lo studio commissionato dall’Associazione Contribuenti Italiani a KRLS Network of business ethics per conto del magazine “Contribuenti.it” ha preso in considerazione i dati rilevati dallo Sportello Antiusura nel periodo 2005-2010.
“Abbiamo svoltato l’anno con 1.978.000 famiglie a rischio d’usura – afferma Vittorio Carlomagno presidente dell’ Associazione Contribuenti Italiani – Nel 2010 il livello medio del debito delle famiglie italiane ha raggiunto la cifra di 33.620 euro mentre quello dei piccoli imprenditori ha raggiunto il tetto dei 52.730 euro”.
Nel 2011 al primo posto tra le regioni maggiormente esposte al rischio usura troviamo la Campania, seguita dal Veneto, Valle d’Aosta, Sicilia, Piemonte, Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Lazio, Puglia, Calabria, Liguria, Friuli V-Giulia, Umbria, Trentino-A.Adige, Sardegna, Basilicata, Marche e Molise.
”La crescita impressionante della riscossione fiscale a rate unitamente all’aumento dei giochi d’azzardo legalizzati, il boom delle carte di credito revolving e l’impossibilità di accesso al credito bancario – continua Carlomagno – stanno trascinando migliaia di famiglie e piccole imprese nelle mani agli usurai”.
”Purtroppo – prosegue Carlomagno – dati statistici confermano che il fenomeno sta aumentando e che la punta dell’iceberg potrebbe essere raggiunta a giugno 2011 in concomitanza con il pagamento delle tasse. In passato, ogni qual volta l’economia ha segnato brusche frenate, l’usura ha subito delle forti crescite. Ora c’e’ un ulteriore problema: oltre la poca propensione alla elargizione del credito, associata a commissioni insopportabili applicate dalle esattorie e dalle banche, si sta registrando una aggressione al patrimonio familiare da parte del fisco, sia direttamente mediante la riscossione coattiva, che indirettamente attraverso l’uso spregiudicato dei giochi d’azzardo legalizzati, costringendo numerose famiglie monoreddito a richiedere prestiti”.
L’Associazione Contribuenti Italiani chiede per il 2011 al Governo di sospendere la riscossione delle imposte nei confronti delle famiglie e dei piccoli imprenditori assistite dalle Fondazioni antiusura, di bloccare il proliferare del gioco d’azzardo che sta diventando l’altra faccia di un’Italia sempre più povera e, soprattutto, di riformare il fisco e la riscossione delle imposte, rendendoli più equi, ponendo al centro del sistema la famiglia al posto dell’impresa e del profitto”.