Perché l’assicurazione obbligatoria sull’auto in Italia costa tanto? Si è svolto di recente un incontro tra l’associazione delle imprese assicuratrici Ania il ministro allo sviluppo economico, Romani e l’Isvap, l’autorità di vigilanza del settore assicurativo. Al termine dell’incontro la scoperta dell’acqua calda: in Italia l’Rc auto costa tanto, tantissimo e il costo non accenna a diminuire. Le assicurazioni spiegano il tutto con l’elevato livello di pratiche truffaldine, specie nel Meridione. E quindi in sostanza per il peccatore ( truffatori per lo più meridionali) deve pagare il giusto (tutti gli assicurati corretti e responsabili, al Nord al Centro e al Sud). L’Isvap propone un taglio del 15% delle tariffe (pensa te, un’autorità di vigilanza che propone e non come dovrebbe dispone). Il ministro Romani dice che tutto ciò è inammissibile. Certamente il ministro ha ragione. Ma i motivi di un tale balzello sulle tasche degli italiani non risiede affatto nelle ragioni sin qui declinate, se non in una piccolissima frazione. Il problema vero è l’oligopolio protetto in cui vivono le assicurazioni italiane. Un vero e proprio cartello che appoggiandosi alla obbligatorietà dell’assicurazione per l’auto ha costruito prezzi sganciati dai costi reali del servizio. O meglio prezzi sganciati da costi reali del servizio di un’azienda normale. Ma le aziende assicurative italiane, per la stragrande maggioranza non sono normali. Sono aziende finanziarie, con costi di struttura e di top management adeguati a quelli di banche e di società finanziarie. Ossia compensi milionari, duplicazioni di strutture burocratiche del tutto inutili, gestione politica o familistica nelle assunzioni ai vertici e nelle posizioni di alta struttura. E’chiaro che per remunerare tutta questa gente bisogna spremere come limoni gli utenti. Non solo. Il sistema è protetto, e ha potuto indisturbato moltiplicare per dieci i costi delle polizze auto perché l’organo di controllo possesso vede ai suoi posti di vertici soggetti che hanno passato la vita e si sono fatti una posizione nelle imprese di assicurazioni. Ossia è come mandare Dracula nel laboratorio dove si effettuano i prelievi di sangue. E’il capitalismo italiano, specie quello finanziario, quello dei salotti buoni, delle famiglie importanti a non funzionare più. Costa troppo, è una tassa occulta in un momento in cui le famiglie hanno disperato bisogno di liquidità. E di tasse gli italiani ne pagano già sin troppe. (Pietro Colagiovanni)