Borsa: Mussari, in Italia difficolta’ culturali a quotarsi

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Il mercato azionario italiano presenta da sempre “limiti strutturali e culturali” fra cui “difficolta’ culturali delle imprese a quotarsi sui mercato”, nonche’ “elevati oneri di quotazione e permanenza sul listino”, ed il “ruolo marginale degli investitori istituzionali”. Lo ha detto nel corso di un’audizione alla Camera il presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari, spiegando come sia “importante far crescre il mercato italiano dei capitali, avviando iniziative che rappresentino un’inversione di tendenza dal punto di vista culturale e favoriscano la crescita della dimensione del sistema imprenditoriale italiano”.
“In Italia -ha poi aggiunto Mussari- si riscontra poi una specifica carenza di investitori specializzati in imprese a ridotta capitalizzazione. Occorrono quindi strumenti che incentivino lo sviluppo di tali investitori istituzionali; e’ opinione dell’Abi -ha sottolineato il presidente- che potrebbero fare allo scopo, ad esempio agevolazioni di carattere fiscale per le persone fisiche e le imprese che sottoscrvino quote di veicoli specializzati nell’investimento in societa’ small cap quotate sui mercati non regolamentati quali l’Aim Italia e il Mac”.
Mussari ha quindi messo in evidenza come “in Italia c’e’ un numero ristretto di operatori specializzati nella quotazione azionaria (al momento circa 20 intermedari finanziari, inclusi quelli esteri)”. E’ quindi “auspicabile un intervento sulla regolamentazione dell’attivita’ dello sponsor e del responsabile del collocamento per circoscrivere le funzioni degli stessi alle attivita’ su cui essi hanno competenza specifiche e, dunque, limitare le relative responsabilità”. Quanto poi alla ripartizione delle competenze in tema di ammissione a quotazione tra Consob e Borsa Italiana, “per snellire il processo di quotazione delle imprese -ha spiegato Mussari- occorrerrebbe individuare criteri e modalita’ che consentano di circoscrivere e garantire maggiori certezze in merito ai tempi di approvazione dei prospetti nel rispetto di elevati standard qualitativi di protezione degli investitori”.

Fonte: Borsa italiana