Federalismo, per il 26 gennaio previsto il parere bicamerale

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Oggi il presidente La Loggia dovrebbe presentare la bozza di parere, alla luce delle modifiche al decreto che sono state oggetto di confronti informali durante tutta la scorsa settimana, fra il ministro Calderoli, i rappresentanti dell’opposizione e l’Anci. Ci saranno quindi i termini per la presentazione degli emendamenti e per il parere alternativo. Nel testo, secondo quanto si è appreso, si prevede: l’attribuzione ai comuni di una percentuale, il 20%, del gettito dell’imposta di registro e di bollo, delle imposte ipotecaria e catastale, dei tributi speciali catastali e delle tasse ipotecarie, che rimangono tributi erariali. Viene meno l’IMU sui trasferimenti: l’aliquota per i trasferimenti e’ fissata all’8% e per la prima casa al 2%.
C’è, poi, l’attribuzione ai comuni di una quota del gettito della cedolare secca sugli affitti, in modo tale da assicurare la neutralità finanziaria del decreto e una attribuzione ai comuni di una compartecipazione al gettito dell’Irpef.
Si prevede, inoltre, una durata di tre anni, e non di cinque, delfondo sperimentale di riequilibrio. La distribuzione del fondotiene conto del numero dei residenti di ciascun ente. Si prevedono, ancora, sanzioni più pesanti per l’inadempimentodegli obblighi di dichiarazione agli uffici dell’Agenzia del territorio degli immobili e delle variazioni di consistenza o di destinazione dei medesimi.
Il 50% dell’importo delle sanzioni viene devoluto al Comune in cui è ubicato l’immobile interessato.Quanto all’introduzione della cedolare secca, si prevede un’ aliquota del 23%, salvo che per i contratti a canone concordato per cui l’aliquota è del 20%.Il gettito riscosso con il 3% della cedolare secca al 23% viene destinato alle famiglie di affittuari di una prima casa con figli a carico. Quanto ai requisiti reddituali necessari per un riconoscimento di deduzioni, detrazioni o benefici di qualsiasi titolo, anche di natura non tributaria, si tiene conto anche del reddito assoggettato alla cedolare secca.
L’aliquota dell’Imu sul possesso sarà stabilita con la legge di stabilità e sarà comunque dimezzata nel caso in cui l’immobile sia affittato o nel caso di immobili non produttivi di reddito fondiario ovvero posseduti da soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società.

Fonte: Confesercenti servizi