Federalismo: ai Comuni il 2 per cento dell’Irpef, sì alla tassa di soggiorno

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Il ministro Calderoli ha presentato l’ultima versione del decreto attuativo sul fisco municipale che verrà votato mercoledì prossimo. Arriva la cedolare secca sugli affitti con due aliquote, al 20 e al 23 per cento.

Ai Comuni verrà data una compartecipazione all’Irpef del 2% (che verrà poi sostituita dal gettito derivante dal riordino dell’addizione a questa imposta); il 30% delle tasse di registro e bollo, ipotecarie e catastali e una quota, che stabilirà il Tesoro in un decreto, della cedolare secca sugli affitti. Con queste risorse, che saranno temperate da un fondo di riequilibrio, oltre a quelle che scatteranno dal 2014 con l’imposta municipale unica sulle seconde case, dovranno gestire l’erogazione dei servizi. E’ l’ultima versione, messa a punto dal ministro della Semplificazione Roberto Calderoli, del decreto attuativo sul fisco municipale che introduce anche la cedolare secca sugli affitti da quest’anno, con due aliquote, una al 20% per i canoni concordati e una al 23% per quelli liberi. Il gettito di quel ‘gradino’ di tre punti percentuali andrà a un fondo di 400 milioni per interventi in favore di famiglie che vivono in case in affitto con figli. E ancora, sul modello di quanto accaduto a Roma, i Comuni, ma solo quelli capoluogo di Provincia, potranno fare cassa con una tassa di soggiorno che, in base alla categoria della struttura ricettiva andrà da 0,5 a 5 euro a notte. Cambia poi la tassa di registro sulle compravendite sulle seconde case che passa dall’8% al 9% del nuovo tributo e viene fissata al 2% sulle prime case. Ecco, in pillole, il nuovo testo, che verrà votato mercoledì e che se non passerà, ha fatto sapere Calderoli, determinerà la fine della legislatura.

COMPARTECIPAZIONE COMUNI A IRPEF A 2% – E’ prevista per compensare il fatto che una serie di imposte (dal bollo alregistro a quelle ipotecarie e catastali) vengono devolute ai municipi solo per il 30%. TASSA SOGGIORNO DA 0,5 A 5 EURO – La possono istituire tutti
i Comuni capoluogo di provincia. E’ graduata in base alla categoria della struttura ricettiva. DA 2011 ALIQUOTE AL 20 E AL 23% CEDOLARE AFFITTI – La prima per i canoni concordati la seconda per quelli liberi. Il Tesoro stabilisce con decreto la quota di gettito che va ai sindaci. FONDO 400 MLN A FAMIGLIE IN AFFITTO CON FIGLI – Viene accantonato con il 3% in più dell’aliquota della cedolare sui canoni liberi. Va a interventi in favore di famiglie con figli a carico che vivono in affitto. STRETTA SU CASE FANTASMA – Quadruplicano le sanzioni previste per chi dopo il 31 marzo non si mette in regola con la sanatoria prevista per gli immobili fantasma. Il 75% degli introiti delle sanzioni va ai Comuni. DA 2014 TASSA SU COMPRAVENDITE SALE DA 8 A 9% – Sostituirà l’attuale aliquota dell’8% prevista per l’imposta di registro sulle seconde case e su quelle di lusso. L’aliquota sarà al 2% per le prime case. LOTTA A EVASIONE – Sale al 50% la quota spettante ai Comuni di quanto recuperato con la lotta al nero. IMU DA 2014 ALIQUOTA CON FINANZIARIA – Salta l’Imu sui trasferimenti mentre arriva dal 2014 la nuova ”imposta municipale propria” che si applicherà sulle seconde case. L’aliquota verra’ stabilita dalla legge di stabilità, sarà manovrabile al massimo dello 0,3% con decisione del consiglio comunale. DECRETI PER RIORDINO TARSU E IRPEF COMUNALE – Verranno riformate con uno dei decreti correttivi della riforma. Per quanto riguarda la tariffa sui rifiuti si terrà conto anche della composizione del nucleo familiare e della rendita catastale dell’immobile.

Fonte: Confcommercio