ABI, la responsabilità sociale è necessaria per accelerare la ripresa dalla crisi

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Integrare le dimensioni economiche, ambientali e sociali, ossia integrare i programmi di sostenibilità nella strategia delle imprese per accelerare la ripresa dalla crisi. Questo il messaggio lanciato al Forum CSR 2011, l’appuntamento annuale che l’Associazione bancaria italiana dedica alla responsabilità sociale d’impresa (Corporate social responsibility, CSR). Giunto alla sua sesta edizione, quest’anno dal titolo: “Sostenibilità e core business aziendale: un’integrazione che dà valore”, l’evento è realizzato in partnership col CSR Manager Network e il Forum per la finanza sostenibile, le principali reti italiane che lavorano per la promozione operativa della sostenibilità del business. “Tra le banche cresce la consapevolezza che la responsabilità d’impresa è parte integrante dell’attività e come tale può portare reale beneficio: per stare meglio sul mercato, per sviluppare il business, per rendere patrimonio il brand e le conoscenze – ha spiegato Giovanni Sabatini, Direttore Generale dell’ABI, in conclusione del Forum – L’integrazione della CSR nel business deve essere sostanziale, fare parte di strategie, processi, operazioni, delle relazioni quotidiane con gli interlocutori. Se la sostenibilità entra in questi ambiti, allora può efficacemente contribuire alla tenuta del tessuto economico e sociale, favorire la fiducia nel mercato e l’accelerazione della ripresa dalla crisi. Le politiche messe in campo dalle banche, anche in questo specifico contesto economico, hanno forti componenti di promozione e di sostegno allo sviluppo delle famiglie, delle imprese e del Paese in generale”. Il mondo creditizio si conferma attore di primo piano nelle politiche di CSR. Secondo le ultime rilevazioni ABI, la quasi totalità dell’industria bancaria italiana in termini di totale attivo, pari all’80% del sistema, ha formalizzato l’impegno di CSR.

Rendicontazione agli stakeholders

Le banche italiane si caratterizzano soprattutto per essere molto attive in tema di reporting: imprese che rappresentano più del 75% del totale attivo di sistema pubblicano un rendiconto di sostenibilità (nel 2005 rappresentavano quasi il 72%). Consolidata anche la prassi di allegare e di distribuire il Rendiconto sociale insieme con il bilancio d’esercizio. Se la sostenibilità diventa infatti parte integrante del business dell’impresa, la comunicazione delle attività delle organizzazioni si fa “integrata”. Comunicazione integrata vuole dire un nuovo modo di raccontare i risultati globali di un’impresa, i suoi impatti sul mercato e sui rispettivi interlocutori, le connessioni tra profittabilità e sostenibilità, in una logica di sempre maggiore trasparenza.

Benefici e costi della CSR

Da una recente rilevazione ABI condotta su banche che rappresentano il 75% del totale attivo di sistema (dicembre 2010) emerge che i benefici più associati all’utilizzo di informazioni non finanziarie nei processi di rendicontazione hanno un collegamento diretto con: la remunerazione degli azionisti nel lungo periodo; la valorizzazione del brand e della reputazione; migliore pianificazione strategica; l’attrazione e fidelizzazione dei clienti; la comprensione delle richieste degli stakeholder; la differenziazione del posizionamento strategico sul mercato; la riduzione dei conflitti e dei rischi aziendali. Tra i costi dell’integrazione, le banche segnalano quelli connessi alla raccolta delle informazioni, all’adattamento delle procedure ITC, alla presentazione delle informazioni agli stakeholder.

Inclusione finanziaria

ABI e le banche lavorano per migliorare l’inclusione finanziaria e favorire lo sviluppo di un’offerta bancaria che contemperi le esigenze di concorrenzialità ed efficienza con un approccio integrativo e responsabile al business tipico bancario. Secondo l’ultimo rapporto ABI-CeSPI, il numero complessivo di conti correnti intestati a clienti migranti è cresciuto quasi dell’8%, dal 2007 al 2009. L’inclusione finanziaria dei 4 milioni di immigrati presenti in Italia, di cui 165 mila imprenditori, rappresenta una importante leva per l’integrazione sociale. Il Forum CSR 2011 è stato articolato in sessioni plenarie, tavole rotonde di approfondimento e co-building session interattive. Focus su azionariato attivo, catena di fornitura, green banking, modelli di gestione della CSR, rendicontazione, comunicazione. In occasione della pubblicazione della nuova norma internazionale UNI ISO 26000:2010, è stata resa disponibile per i partecipanti al Forum un documento creato ad hoc, frutto della collaborazione tra ABI e UNI. UNI ISO 26000 è una guida alla responsabilità sociale e si applica potenzialmente alle organizzazioni di tutto il mondo. UNI ISO 26000 contribuisce a fissare a livello mondiale “le regole del gioco” sulla responsabilità sociale, illustrando anche graficamente i temi tipici della SR. ABI continuerà a promuovere il raccordo interno, a livello associativo e delle singole banche, tra chi si occupa di sostenibilità e chi opera più direttamente nel business, per supportare l’integrazione trasversale della sostenibilità in banca. In questo senso, rafforzerà le reti di relazioni con gli stakeholder, in un’ottica di ingaggio responsabile di tutti gli attori che contribuiscono alla realizzazione della missione dell’impresa.