Giornata importante per il destino della riforma e del Governo stesso. In mattinata incontro Calderoli-Chiamparino, nel pomeriggio scadono i termini per presentare gli emendamenti al testo. Maroni chiede “a maggioranza e opposizione di deporre le armi”.
Conto alla rovescia per il federalismo e per il Governo: se il 2 febbraio è il termine ultimo concesso dalla Lega per approvare il decreto sul fisco municipale e, quindi, per uno dei provvedimenti cardine della riforma federalista, già da oggi il destino della riforma potrebbe essere ormai definito. E con lei quello dell’Esecutivo, alle prese con lo spettro delle elezioni che potrebbero arrivare se andasse deluso l’obiettivo numero uno della Lega. Oggi il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli, incontrerà il presidente dell’Associazioni dei comuni italiani, Massimo Chiamparino. Lo stesso che, in qualità di esponente del Pd, ha offerto alla Lega di ”mollare” Silvio Berlusconi per fare il federalismo con un ‘governo di scopo’ insieme a Pd e Terzo Polo. Lo stesso che, proprio in qualità di referente dei Comuni italiani, ha espresso molte perplessità sul testo proposto per il voto, tanto da invocare i tempi supplementari per tornare in Conferenza unificata e arrivare a un’intesa istituzionale. Dopo il faccia a faccia tra Governo e Comuni, nel pomeriggio è previsto un incontro tra il Ministro Calderoli e il presidente della Bicamerale, Enrico La Loggia, che è anche relatore del provvedimento. Sempre nel pomeriggio scadono, inoltre, i termini per presentare gli emendamenti al testo di riforma. La Lega preme per un accordo che le permetta di portare a casa la riforma nonostante il quadro politico sia sempre più in bilico dopo lo scoppio del ‘Rubygate’. Un appello alla tregua per tornare ad occuparsi dell’interesse del Paese arriva intanto dal ministro leghista Roberto Maroni che chiede ”a tutti, maggioranza e opposizione, di deporre le armi”. E il capogruppo leghista alla Camera Marco Reguzzoni si rivolge al Pd affinché prosegua il dialogo sul federalismo ”senza farsi influenzare dal gossip”. ”Quello che mi interessa è trovare un’intesa con l’Anci e con il Pd”, ha detto Reguzzoni ricordando ai democratici che ”lo spirito del federalismo municipale e’ condiviso dalla maggioranza dei suoi amministratori”. Tiene duro il Pdl: ”sul federalismo si deve trattare, ma le opposizioni si illudono se pensano di trasformare gli approfondimenti del decreto delegato in un ricatto alla maggioranza con il proposito di sconvolgerne gli equilibri”, ha sottolineato il vice capogruppo alla Camera, Osvaldo Napoli. Dall’ Udc, il leader Pier Ferdinando Casini ribadisce che il via libera al federalismo arriverà solo con un progetto ”serio”: in caso contrario il terzo Polo voterà no.
Fonte: Confcommercio