L’Istat diffonde i dati degli indicatori di clima di fiducia delle imprese dei settori dei servizi, in precedenza prodotti e pubblicati dall’Isae. Il metodo di conduzione della relativa indagine e di calcolo degli indicatori resta invariato. Nel mese di gennaio 2011 l’indice destagionalizzato del clima di fiducia delle imprese dei servizi di mercato, calcolato in base 2005=100, sale a 98,5 (da 95,8 di dicembre), grazie al recupero dei giudizi e delle attese sugli ordini (I cui saldi sono aumentati, rispettivamente, da -4 a 6, e da -8 a 1). Peggiorano, invece, lievemente le attese sull’andamento dell’economia italiana (da -17 a -18). Rimangono stazionari su valori negativi i saldi dei giudizi su occupazione e andamento degli affari (-3 in entrambi i casi) e le attese sull’occupazione (il saldo è pari a -1). Infine, il saldo relativo all’andamento dei prezzi di vendita resta negativo, anche se in lieve risalita rispetto allo scorso mese (da -5 a -3). Sulla base delle consuete domande trimestrali, è scesa nettamente nel quarto trimestre 2010 l’incidenza di imprese che lamentano l’esistenza di ostacoli all’attività produttiva; a giudizio delle imprese si riducono sia i vincoli dal lato della domanda, sia quelli di natura finanziaria.
La fiducia cresce in tutti i settori, tranne che nei servizi alle imprese e altri servizi (dove l’indice è stabile a 92,3). Nei trasporti e magazzinaggio l’indice sale a 111,1 (da 96,7), nei servizi turistici a 105,0 (da 101,1) e nei settori dei servizi di informazione e comunicazione aumenta a 97,8 (da 93,5). Recuperano ovunque i saldi dei giudizi sugli ordini, mentre quelli relativi alle aspettative sulla medesima variabile migliorano nettamente nei trasporti e magazzinaggio (da 3 a 23) e nei servizi turistici (da 6 a 14), risultano stabili nei servizi alle imprese e altri servizi (a -2 il saldo) e segnano un forte calo nei servizi di informazione e comunicazione (da 6 a -9). Le attese sulla situazione generale del paese migliorano significativamente nei trasporti e magazzinaggio (da -31 a -18) e sono sostanzialmente stabili negli altri settori. L’indice della fiducia migliora in tutte le ripartizioni territoriali, salendo da 94,1 a 97,1 nel Nord-ovest, da 97,9 a 99,7 nel Nord-est, da 97,2 a 100,1 al Centro e da 95,6 a 102,3 nel Mezzogiorno.
I giudizi sugli ordini migliorano nel Nord-ovest, nel Nord-est e nel Mezzogiorno, ma peggiorano nuovamente nel Centro; le attese sull’andamento degli ordini nei prossimi tre mesi migliorano in tutte le ripartizioni, mentre quelle sull’andamento dell’economia in generale sono in recupero al Centro e nel Mezzogiorno, in ulteriore peggioramento nel Nord-ovest e nel Nord-est. Nel quarto trimestre del 2010 scende dal 55 al 34 per cento la quota di imprese che percepisce l’esistenza di ostacoli all’attività produttiva; in particolare, si riduce sia la quota di imprese che segnala la presenza di vincoli dal lato della domanda (dal 38 al 27 per cento), sia quella di quanti denunciano l’esistenza di vincoli finanziari (dal 9 al 2 per cento).