In attesa del permesso di soggiorno: passaggi dell’istanza e compiti delle parti
Dal 31 gennaio al 30 giugno 2011 il datore di lavoro, italiano o extracomunitario regolarmente soggiornante in Italia può presentare la domanda, esclusivamente in forma telematica, per ottenere il nulla osta al lavoro subordinato non stagionale ai fini dell’ingresso di in Italia di cittadini extracomunitari residenti all’estero.
Come per il passato, si tratta di un’assegnazione di quote in base alla graduatoria formata dal ministero dell’interno fondata sull’orario di acquisizione delle domande. Di fatto le quote si sono esaurite un minuto dopo le otto.
Il DPCM 30 novembre 2010 (in GU del 31 dicembre) regolamenta l’operazione flussi 2010 e contiene anche la previsione di alcune quote per le conversioni dei PDS attualmente posseduti dagli stranieri già presenti in Italia. Dopo l’invio on line delle domande di autorizzazione, l’elaborazione della graduatoria, la ricerca di personale italiano disponibile a soddisfare la richiesta del datore, l’indagine dello Sportello Unico e della Direzione provinciale del lavoro, la verifica delle questure, il rilascio del nulla osta e del visto, la convocazione delle parti per la firma del contratto, costituiscono una predefinita serie di attività e passaggi obbligatori e propedeutici all’ingresso in Italia.
I tempi di attesa del permesso di soggiorno variano in ragione dei diversi tempi di elaborazione delle istanze, lo Sportello Unico istituito presso le Prefetture funge da regista delle operazioni.