50 Mld redditi non dichiarati: +46%
Nel 2010 alcuni italiani non hanno dichiarato al fisco redditi per quasi 50 miliardi di euro. Lo rileva il Rapporto 2010 della Guardia di Finanza sull’evasione nel nostro Paese. Rispetto al 2009 abbiamo un aumento del 46%.
La Guardia di Finanza ha inoltre scoperto 8.850 evasori totali (+18%): persone e aziende che pur svolgendo attività, non hanno mai presentato dichiarazione e che nel 2010 hanno evaso redditi per oltre 20 miliardi e Iva per 2,6 miliardi.
Inoltre nel 2010 sono stati evasi quasi 30,5 miliardi di Irap e 6,3 miliardi di Iva. 635 invece i milioni di ritenute non versate o non operate. Scoperti quasi 4.500 falsi invalidi e finti poveri, sequestrati 110 mln prodotti contraffatti, e alla criminalità beni per 3 mld.
Nel 2010 l’attività dellla Guardai Di Finanza ha consentito di:
– scoprire redditi non dichiarati al fisco per 49,245 miliardi di euro (+46% sul 2009),
tra i quali spiccano:
– 20.263 miliardi di euro (+ 47% sul 2009) occultati dagli 8.850 evasori totali identificati (+ 18% rispetto al 2009), ossia soggetti che pur svolgendo attività economiche non avevano mai presentato le dichiarazioni dei redditi;
– 10,533 miliardi individuati dai casi di evasione fiscale internazionale, posti in essere mediante fittizie residenze di persone fisiche e società in paradisi fiscali, ovvero attraverso esportazioni di capitali in paesi off-shore. I redditi evasi scoperti nel 2010 mediante queste condotte sono aumentati dell’81% rispetto al 2009.
– Individuare casi di evasione all’IVA (dovuta e non versata) per 6,382 miliardi di euro (+6% rispetto al 2009);
– Accertare frodi all’IVA realizzate con il metodo delle c.d. frodi “carosello” per 2,763 miliardi di euro (+ 3% sul 2009). Le frodi venivano attuate mediante l’interposizione di imprese “cartiere” (costituite cioè al solo scopo di far girare fatture false) che acquistano merci da altri Paesi comunitari e da San Marino in sospensione d’IVA, le rivendono ai reali destinatari applicando l’imposta, ma poi omettono di versare le somme all’erario, svanendo nel nulla dopo poco tempo. Se si guarda al biennio 2009–2010, l’evasione di IVA collegata a frodi “carosello” ammonta, nel complesso, a 5,5 miliardi di euro, pari al 44,7% dei 12,3 miliardi di euro di IVA evasa complessivamente scoperta dalla Guardia di Finanza nel medesimo arco temporale. L’incidenza di queste frodi è molto forte anche sul totale dei reati tributari segnalati alla Magistratura; infatti, più della metà degli 11.490 reati scoperti nel 2010, riguarda le violazioni più gravi che sono principalmente connesse alle frodi IVA, quali l’emissione di fatture per operazioni inesistenti e la dichiarazione fraudolenta (5.763 casi), l’occultamento di documentazione contabile (2.011 casi) e l’omesso versamento o l’indebita compensazione d’IVA (486 casi).
– identificare 28.713 lavoratori irregolari, di cui 18.541 completamente in nero (+ 12% rispetto all’anno precedente), impiegati illegalmente da 7.822 datori di lavoro; significativo che 5.508 lavoratori fossero di origine extracomunitaria.
In merito all’attività svolta dalla Guardia di Finanza sul bilancio pubblico, in materia di spesa pubblica, sono state scoperte truffe per giustificare o ottenere finanziamenti per 756 milioni di euro (+ 24% rispetto all’anno precedente) pervenendo al sequestro di beni per equivalente pari a 272 milioni. Inoltre, le indagini hanno permesso di smascherare frodi alla sanità pubblica per 30 milioni.