Unioncamere: soffrono ancora i piccoli negozi. Bene invece per le dimensioni maggiori

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Natale ha dato una mano ai consumi degli italiani, facendo registrare un ulteriore recupero delle vendite commerciali. A beneficiarne, però, sono solo le imprese con oltre 20 dipendenti, che registrano un dato di chiusura di trimestre positivo (+0,8), mentre i piccoli esercizi segnano un calo del -3,6%. Ne consegue un risultato medio negativo (-1,9%), in recupero, però, rispetto al -3,0% del III trimestre 2010. Quasi pareggio, invece, per il settore dei servizi, in cui sono le imprese del Trasporto e dell’Informatica e Tlc a segnare incrementi nel volume d’affari.
Le attese per inizio anno sono improntate alla cautela, soprattutto da parte delle imprese commerciali di piccole dimensioni. E’ quanto emerge dall’indagine congiunturale del Centro studi di Unioncamere relativa al IV trimestre 2010 (i dati statistici dell’indagine sono disponibili sul sito: www.starnet.unioncamere.it).

Commercio
La riduzione delle vendite registrata nel IV trimestre 2010 rispetto allo stesso periodo del 2009 si distribuisce in maniera differente sul territorio. Il dato più negativo riguarda il Mezzogiorno (-2,7%), mentre Centro e Nord-Ovest hanno segnato un -2,1%. Decisamente meglio nel Nord-Est, dove le vendite si riducono solo del -0,3%. Anche il dato territoriale rispecchia pienamente la dinamica delle diverse dimensioni delle aziende, con risultati tutti in positivo per le imprese con oltre 20 dipendenti e tutti in negativo per i piccoli esercizi. Tra i settori, la contrazione interessa tanto il Commercio al dettaglio di prodotti alimentari (-2,9%) che quello di prodotti non alimentari (-2,5%). Iper e supermercati, invece, segnano una crescita delle vendite pari al +0,7%.

Servizi
Si chiude con un piccolissimo incremento (+0,1%) il bilancio dell’ultimo trimestre dello scorso anno delle imprese degli altri servizi, espressione di una modesta riduzione dei risultati di quelle che hanno meno di 49 dipendenti (-0,1%) e di un aumento contenuto di quelle maggiori (+0,3%). La performance migliore la registra il Nord-Ovest (+0,7%), seguito dal Nord-Est (+0,3%). Il Centro chiude in perfetto pareggio (0,0%) mentre il Mezzogiorno manifesta ancora alcune difficoltà (-1,1%). Tra i settori, l’incremento maggiore interessa le imprese dei Trasporti, movimentazione merci e logistica (+0,7%) e quelle dell’Informativa e Tlc (+0,5%). Su valori positivi anche i Servizi alle persone (+0,2%), mentre una situazione di quasi pareggio interessa gli Alberghi e ristoranti e gli Altri servizi (-0,1%). La dinamica più negativa è stata registrata invece dalle Mense e bar (-1,0%).

Le previsioni per il I trimestre 2011
Il clima di incertezza delle piccole imprese del commercio si rispecchia chiaramente nelle previsioni per il I trimestre dell’anno. Il saldo medio tra attese di incremento e di diminuzione delle vendite (pari a -5 punti percentuali) è dovuto all’atteggiamento decisamente più pessimistico delle imprese minori (-19 il saldo), mentre le imprese con oltre 20 dipendenti manifestano un atteggiamento decisamente più positivo (il saldo tra quanti si aspettano una aumento e quanti temono un decremento delle vendite). Tra i settori, solo gli Iper e supermercati sembrano non temere più il futuro (+22 il saldo), mentre, a livello territoriale, le imprese del Nord-Ovest guardano ai prossimi mesi con maggior serenità e ottimismo (+10 punti percentuali) diversamente da quelle delle altre regioni del Paese.
Più positive le previsioni delle imprese degli altri servizi nel loro complesso (+4 il saldo tra attese di crescita e di diminuzione del volume d’affari), con le imprese con oltre 50 dipendenti che manifestano migliori aspettative di quelle minori (il saldo è pari rispettivamente a +16 e
-5).