Potrebbe essere questa la settimana buona alla Camera per il dibattito sul federalismo municipale, annunciato due settimane fa dal leader della Lega Umberto Bossi, ma la conferenza dei capigruppo non e’ stata ancora convocata e non si esclude un rinvio alla settimana successiva, dopo il passaggio del decreto milleproroghe a Montecitorio. Il governo non ha ancora trasmesso al Parlamento il testo del provvedimento ne’ ha chiesto la convocazione della conferenza dei capigruppo per stabilire quando potra’ rendere le sue comunicazioni all’assemblea. I capigruppo potrebbero riunirsi mercoledi’, ma nulla e’ stato ancora fissato. In questa settimana a Montecitorio il calendario dell’Aula e’ abbastanza ‘leggero’: all’ordine del giorno figurano la mozione dell’Idv sul ritiro dall’Afghanistan del contingente italiano, le norme a favore dei territori di montagna e il disegno di legge sul rapporto tra detenute madri e figli minori. Ci sarebbe, dunque, lo spazio (giovedi’ potrebbe essere il giorno indicato) per dedicare una giornata alle comunicazioni del governo sul federalismo e per votare una eventuale risoluzione ‘blindata’ dall’Esecutivo con la fiducia. Ma se passa questa settimana, il dibattito sul federalismo subirebbe uno slittamento. La prossima settimana, l’ultima di febbraio, infatti, e’ scontato che l’Aula della Camera sia impegnata nel decreto milleproroghe che dovrebbe essere approvato nei prossimi giorni in Senato, quasi sicuramente con un voto di fiducia. Visto che il decreto scadra’ il 27 febbraio, alla Camera i tempi per l’esame del testo saranno brevissimi. E’ prevedibile che il decreto resti in commissione Bilancio lunedi’ 21 per approdare in Aula il giorno dopo; martedi’ potrebbe essere posta la fiducia, da votare mercoledi’, cosi’ da arrivare al via libera definitivo sul testo entro entro giovedi’ 24 febbraio. A quel punto, il dibattito sul federalismo non potrebbe tenersi prima della prima settimana di marzo. Il dibattito sul federalismo avrebbe precedenza sul resto del calendario dei lavori dell’Assemblea che prevede, per il prossimo lunedi’, la discussione generale del testo sul testamento biologico. Il testo unificato, inserito all’ordine del giorno dell’Assemblea su richiesta dell’Udc, e’ ancora in commissione gravato da circa duemila emendamenti, ma entro lunedi’ deve essere pronto, in un modo o nell’altro, per l’esame in Assemblea. L’appuntamento potrebbe essere per la prima settimana di marzo, e si annunciano scintille tanto all’interno della maggioranza quanto nell’opposizione. Il ddl sulle intercettazioni, approvato dalla Camera e modificato dal Senato, ‘giace’ in commissione dal 28 luglio, quando e’ stato votato il mandato al relatore per riferire in Aula. Se la maggioranza vuole imprimere un’accelerazione, come ribadito anche oggi dal presidente del Consiglio, puo’, di conseguenza, chiedere che esso venga inserito all’ordine del giorno dell’Assemblea di Montecitorio in qualsiasi momento. L’altro testo che tanto sta a cuore al presidente del Consiglio, quello sul processo breve, potrebbe essere esaminato a maggio dall’Assemblea di Montecitorio. Al momento, in commissione sono in corso una serie di audizioni sul tema.
Fonte: Confcommercio