Milleproroghe: finito purgatorio dei fondi italiani

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Cambia il sistema di tassazione dei fondi comuni di investimento. Si passa dalla tassazione del maturato in capo ai fondi (come avviene ora) alla tassazione del realizzato in capo ai sottoscrittori delle quote del fondo. Con un provvedimento inserito all’ultimo momento nel maxi-emendamento al decreto Milleproroghe approvato ieri dal Senato, si legge in un articolo di Milano Finanza, il governo ha messo nero su bianco quanto ormai da anni chiedevano le associazioni di categoria che rappresentano il risparmio gestito italiano: riportare a livello comunitario il trattamento del fisco sulle amministrate. Si tratta di un provvedimento fondamentale per i gestori e per il risparmio italiano che il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, aveva in serbo da tempo, come testimoniato dagli articoli di MF-Milano Finanza di inizio anno. Tanto per avere un’idea della portata della norma, si parla di un mercato che muove la bellezza di 346 mld euro, tra griffes italiane (190 mld) ed estere (256 mld). Dal primo luglio partira’ una nuova era per i fondi di diritto italiano che ora potranno competere ad armi pari con i concorrenti esteri. E’ il senso delle quattro pagine presentate ieri dall’esecutivo a Palazzo Madama. Al dpr 600/73 viene aggiunto un nuovo articolo, il 26-quinquies, in cui si passa dalla tassazione del maturato in capo ai fondi (come avviene ora) alla tassazione del realizzato in capo ai sottoscrittori, con un’aliquota del 12,5%, ma solo al momento della liquidazione della quota del fondo.

Fonte: Borsa italiana