Sicurezza sul lavoro: oltre 57mila sanzioni. Sacconi: “Risultati significativi”

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In aumento anche le violazioni in materia di sicurezza: sono 38.357, il 45% in più rispetto all’anno precedente. Il recupero di contributi e premi evasi ammonta a 297,1 milioni di euro. Il ministro annuncia 80mila controlli in più per il 2011. L’attività portata avanti in collaborazione con INAIL, Inps ed Enpals.

Aumentano le sanzioni per il lavoro nero nel 2010: sono state 57.186 rispetto alle 45.045 del 2009, con aumento del 27%. In crescita anche gli illeciti in materia di sicurezza sul lavoro: 38.357 nel 2010, il 45% in più rispetto all’anno precedente quando i casi erano 26.404. I dati emergono dalla relazione sull’attività di vigilanza 2010, resa nota questa mattina, a Roma, dal ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi. I controlli sono stati effettuati dal dicastero in collaborazione con Inps, Inail ed Enpals. “Al di là dei risultati quantitativi, l’azione di vigilanza per l’anno 2010 evidenzia risultati significativi”, sottolinea Sacconi, “sotto il profilo dell’efficacia, poiché continua a registrarsi una sempre più incisiva attività di intelligence volta all’individuazione di quei fenomeni di violazione sostanziale e di rilevante impatto sul piano economico sociale”.

Boom degli illeciti. Oltre alle sanzioni in materia di lavoro nero e sicurezza, nel 2010 gli illeciti negli appalti sono stati 15.907 a fronte di 6.649 del 2009 con un incremento del 139%. Le violazioni in materia di disciplina dello Statuto dei lavoratori sono state 2.604 il 150% in più dell’anno precedente quando erano. 1.042. In aumento anche le truffe nei confronti degli istituti previdenziali: 3.316 nel 2010 rispetto ai 2.493 del 2009 (+33%). Le ipotesi di reato relative a evasioni contributive sono state 4.886 a fronte di 3.781 del 2009(+29%). Le violazioni di reato in ordine alla tutela economica delle lavoratrici madri sono state 1.280 (+215% rispetto al 2009 quando erano 406) mentre quelle rispetto alla tutela fisica 973, il 47% (nel 2009 erano 661).

Più di 297 milioni di contributi recuperati. Il recupero di contributi e premi evasi ottenuto grazie all’attività ispettiva del ministero del Lavoro, Inps, Inail ed Enpals è stato di 297,1 milioni di euro. Per quanto riguarda l’importo delle somme incassate sia a titolo di sanzioni amministrative che penali, si registra un ulteriore incremento, in quanto sono stati riscossi ben 112.677.786 euro nel 2010 a fronte di 47.841.926 del 2009 (+ 135%). Anche sul fronte dell’adozione dei provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale, si registra un rilevante incremento in quanto, sono stati adottati 7.651 provvedimenti nel 2010 a fronte dei 4.770 del 2009 (+60%). Sostanzialmente stabile rimane, invece, la percentuale dei provvedimenti revocati pari al 79% nel 2010 a fronte del 77% dell’anno precedente.

Sacconi: “Nel 2011 80mila ispezioni”. Ottantamila ispezioni mirate solo contro il lavoro nero, “fatte bene”. Questo l’obiettivo per il 2011 indicato da Sacconi, in continuità con il modello seguito nel 2010, improntato su ispezioni mirate sulle violazioni sostanziali. Intervenendo al convegno su “Il contrasto al lavoro sommerso: le implicazioni sul piano della legislazione sociale, fiscale e previdenziale” , Sacconi rivendica l’impostazione della sua direttiva mirata a “sradicare” le violazioni più odiose, assumendo come obiettivo prioritario quello delle violazioni non formali come è stato in passato. “Non vogliamo limare le unghie alle zanzare”, ribadisce il rappresentante del governo, “ma cercare gli elefanti nelle praterie destrutturate. È il metodo giusto, andiamo avanti”. Nell’anno appena iniziato quindi occhi puntati su “agricoltura, edilizia, filiera del turismo e dei servizi”, in particolare nel Mezzogiorno con attenzione alle “comunità immigrate che sono oggettivamente più esposte” e agli appalti e subappalti. Lo strumento da adottare, ribadisce il ministro, è una maggiore collaborazione tra istituzioni al loro interno e tra queste e le parti sociali, accelerando sull’uso dei voucher.

Una Procura per le violazioni sulla sicurezza sul lavoro. In prospettiva ci sono poi due temi che stanno a cuore al ministro. Innanzitutto – nel campo della sicurezza sul lavoro – cercare di risolvere il problema delle ispezioni. “Spero che le nostre attività ispettive possano estendersi alla sicurezza, in attesa della riforma costituzionale”, ha affermato in merito. “Mi batterò per riportare al centro le competenze perché in questo ambito l’omogeneità è fondamentale”. Infine, Sacconi ha annunciato un attività congiunta col dicastero della Giustizia per istituire una Procura nazionale di esperti che lavori sulle “violazioni di una certe dimensione” nella sicurezza sul lavoro, sul modello della Procura antimafia, ma costituita da esperti del settore, “visto che la materia è tecnica e richiede conoscenze tecnologiche specifiche”.