Volano i prezzi della benzina e del petrolio

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Le tensioni internazionali, che hanno fatto salire i prezzi di benzina e diesel nella zona del Mediterraneo (rispettivamente +4,50 e + 15 dollari alla tonnellata), sono all’origine di una forte raffica di aumenti sulla rete carburanti che vede in prima fila i tre market leader. Dal consueto monitoraggio di quotidianoenergia.it e Staffetta Quotidiana emerge infatti che Eni ha aumentato di 1,5 centesimi i prezzi raccomandati di entrambi i prodotti guidando la corsa e riposizionandosi al top tra tutte le compagnie, con prezzi medi che toccano 1,521 euro/litro per la benzina e 1,409 il gasolio.
Rincari anche per Esso (+1 centesimo sul gasolio e +0,7 sulla benzina), Q8 (+0,5 centesimi sulla benzina), Sgell (+0,5 su entrambi i prodotti) e TotalErg (+0,5). Per via delle addizionali regionali al Sud si registrano prezzi record con un massimo di di 1,576 euro/litro sulla benzina in Campania e di a 1,449 euro/litro in Sicilia.
E la rivolta in Libia continua a spingere in alto anche il greggio: l’Opec oggi fa sapere che il prezzo del petrolio è salito di altri 3,42 dollari al barile toccando i 104,01 dollari; mentre ieri il brent ha superato quota 100 dollari al barile. Trend che, secondo quanto ha dichiarato oggi in Parlamento il segretario al Tesoro australiano Wayne Swan, difficilmente si invertirà nel breve termine dal momento che l’instabilità in Medioriente “peserà sui mercati globali e certamente spingera ancora più in alto i prezzi del petrolio”.

Fonte: Adnkronos