Confcommercio: Small Business Act, grande opportunità

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“Trasformare i principi dello SBA in direttive per rapida attuazione nei paesi Ue. Lo Small Business Act è una grande opportunità per le piccole e medie imprese italiane e per questo ne sollecitiamo la rapida attuazione”. Giorgio Guerrini, Presidente di Rete Imprese Italia (Confartigianato, CNA, Casartigiani, Confcommercio, Confesercenti) considera particolarmente significativa la scelta del Vice Presidente della Commissione Europea On. Antonio Tajani di presentare la revisione dello Small business Act proprio in Italia.
“Il nostro – fa rilevare Guerrini – è il Paese che, nell’Ocse, vanta il più alto numero di piccole e medie imprese, 4.231.900, pari al 94,7% del totale delle aziende italiane, che impiegano il 58,5% della forza lavoro e contribuiscono al 60% della ricchezza prodotta nel Paese”.
“Ci aspettiamo – sottolinea il Presidente Guerrini – che la linea-guida dello Small Business Act, ‘Pensare innanzitutto al piccolo’, si traduca presto in realtà. Per questo chiediamo alle istituzioni europee di attribuire ai contenuti dello Small Business Act il valore cogente di Direttive affinché gli Stati membri siano obbligati ad attuarli. Un esempio di questa prassi è la Direttiva Ue sulla lotta contro i ritardi di pagamento, pubblicata proprio oggi sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue e che ci auguriamo sia presto attuata in Italia. Bisogna passare rapidamente dagli impegni ai fatti, soprattutto per quanto riguarda l’applicazione del principio della proporzionalità al fine di costruire norme a misura di piccole imprese”.
Il Presidente Guerrini sottolinea che “l’Italia è stata tra i primi Paesi in Europa a recepire i principi dello Small Business Act. Ora – aggiunge Guerrini – attendiamo segnali concreti della volontà del Governo e del Parlamento di porre le piccole e medie imprese al centro dell’iniziativa politica e delle strategie di sviluppo del Paese. Per questo si deve anche accelerare l’approvazione in Parlamento dello Statuto delle imprese che contiene misure per valorizzare la libera iniziativa, l’assunzione del rischio, l’innovazione e per liberare le imprese da costi e vincoli che ne comprimono le potenzialità”.