Passa il decreto Milleproroghe, ecco le novità

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Con il voto di fiducia incassato oggi dal governo alla Camera, il decreto Milleproroghe si avvia ad essere convertito in legge nel fine settimana dal Senato, in tempo utile per la promulgazione prima della decadenza, domenica 27 febbraio. Dopo lo stop del Quirinale per vizi di incostituzionalità, il governo ha soppresso 7 norme e ne ha riformulate due. Spariscono in particolare la riorganizzazione della Consob contestata dai sindacati, l’aumento da 48 a 60 consiglieri e da 12 a 15 assessori per i comuni come Roma che hanno più di un milione di abitanti e l’assunzione dei precari della scuola sulla base della graduatoria stilata a livello provinciale.
Novità sull’anatocismo (gli interessi pagati sugli interessi): il termine di 10 anni per chiedere il rimborso delle somme decorre dalla data del versamento e non dalla data di chiusura del conto. Se la prescrizione è già scattata non bisogna però restituire alle banche gli importi già versati al momento dell’entrata in vigore della legge di conversione.
Ecco in dettaglio le altre principali novità:

STRETTA SU INCROCI STAMPA/TV FINO A MARZO
Dopo continui tira e molla sugli incroci tra stampa e televisione si torna alla versione originaria del decreto. Termina quindi nel mese di marzo il divieto ad acquisire quote azionarie in imprese editrici di quotidiani per i soggetti che esercitano l’attività televisiva. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, può però disporre un’ulteriore proroga fino al termine del 2011. Il Partito democratico denuncia il rischio che Mediaset acquisisca il Corriere della Sera .

FONDI TASSATI SUL REALIZZATO COME ALTRI FONDI EUROPEI
Fino ad oggi il regime fiscale dei fondi italiani si basava sul criterio del maturato: la società di gestione prelevava il 12,5% sul risultato annuo di gestione. Il decreto introduce da luglio il criterio del realizzato: la tassazione avviene sul reddito garantito dal fondo al momento dell’effettiva percezione da parte del sottoscrittore di quote. Viene così unificato il regime fiscale dei fondi italiani e dei fondi residenti in altri Paesi europei, come più volte richiesto dagli operatori del settore per evitare l’emorragia di capitale che penalizza il comparto.

NUOVO REGIME DTA BANCHE PER EVITARE PENALITÀ CON BASILEA 3
Cambia il regime fiscale sulle svalutazioni dei crediti per non penalizzare le banche italiane in vista delle nuove regole di Basilea 3, a partire dal 2013. Il decreto prevede che le “attività per imposte differite” (Dta in inglese, Deferred tax asset), relative a svalutazioni di crediti e non ancora dedotte dall’imponibile, possano essere trasformate in crediti d’imposta, “qualora nel bilancio individuale della società venga rilevata una perdita d’esercizio”. Il credito di imposta “non è rimborsabile né produttivo di interessi”. Può però essere ceduto o utilizzato in compensazione. La stessa disciplina vale per il valore di avviamento e le altre attività immateriali. Con Basilea 3, quindi, le banche non dovranno più sottrarre dai patrimoni i crediti in sofferenza accumulati negli anni e che non hanno potuto dedurre dalle imposte.

PARMALAT NON PUÒ DISTRIBUIRE PIÙ DEL 50% DI UTILI
Novità per la legge Marzano sulla ristrutturazione delle grandi imprese insolventi come Parmalat, che potrà distribuire non più del 50% degli utili agli azionisti. Il governo ha voluto così garantire “una equa distribuzione degli utili a garanzia dell’interesse dei soci e dell’interesse dell’impresa all’autofinanziamento e più in generale alla stabilità dell’impresa”. Il Milleproroghe stabilisce nel dettaglio l’inefficacia di modifiche alla clausola concordataria di Parmalat che prevede l’obbligo di distribuzione degli utili agli azionisti per una percentuale non superiore al 50%. L’inefficacia vale anche se la modifica interviene nello statuto della società.

POSTE PUÒ COMPRARE QUOTE BANCHE PER BANCA DEL SUD
Le Poste italiane potranno acquisire quote anche di controllo nel capitale degli istituti di credito ma ai fini della costituzione della Banca per il Sud. Previsto anche lo scorporo del Bancoposta.

ASSICURAZIONI NON DOVRANNO SVALUTARE TITOLI STATO
Le compagnie di assicurazione potranno inserire all’attivo di bilancio valido ai fini del calcolo di solvibilità i titoli di Stato emessi o garantiti da Paesi europei a “valore di iscrizione”, senza cioè procedere a eventuali svalutazioni. La norma vale per l’esercizio 2010 e fino al 30 giugno 2011, a condizione che i titoli siano destinati a permanere durevolmente nel patrimonio.

NIENTE TETTO AL 5% PER LE FONDAZIONI NELLE BANCHE POPOLARI
Prorogato al 2014 il termine per ridurre le quote azionarie nelle banche popolari allo 0,5%. Niente da fare quindi per l’innalzamento al 5% del tetto, chiesto dalla Fondazione Cariverona per salire nel capitale di Banco Popolare.

ARRIVA LA TASSA SULLE CALAMITÀ NATURALI
Le Regioni colpite da calamità naturali potranno incrementare i tributi e le accise sui carburanti. Il decreto stabilisce che “qualora il bilancio della Regione non rechi le disponibilità finanziarie sufficienti per effettuare le spese conseguenti”, le Regioni possano incrementare i tributi, le addizionali, le aliquote e le maggiorazioni di aliquote attribuite alle Regioni. Prorogato lo stop alla riscossione dei tributi nelle zone terremotate dell’Abruzzo fino al 31 ottobre 2011.

UN ALTRO MESE PER LA SANATORIA SULLE CASE FANTASMA
I proprietari delle case fantasma avranno tempo fino al 30 aprile per mettersi in regola attraverso la dichiarazione integrativa al catasto. La versione originale del decreto Milleproroghe prevedeva un rinvio al 31 marzo, rispetto al termine inizialmente fissato al 31 dicembre 2010.

DA LUGLIO ARRIVA LA TASSA DA 1 EURO SUL CINEMA
Dal primo luglio andare al cinema costerà un euro in più. L’incremento del costo dei film nelle sale, ad esclusione delle sale parrocchiali, servirà per finanziare le agevolazioni fiscali nel settore della produzione cinematografica, previsti dal Milleproroghe. I rincari avranno effetto dal primo luglio e fino al 31 dicembre 2013.

STOP ALTRI SEI MESI A MULTE SU QUOTE LATTE IN ECCESSO
In contrasto con il parere di Giancarlo Galan, ministro dell’Agricoltura, e per “fare fronte alla grave crisi in cui versa il settore lattiero-caseario”, il decreto proroga fino al 30 giugno 2011 il blocco del pagamento rateale delle multe inflitte a chi ha prodotto latte in eccesso.

(Giuseppe Fonte)
Fonte: Reuters