Gli incentivi alla produzione di energia da fotovoltaico costeranno agli italiani 3,5 miliardi una volta raggiunto il livello di 8 mila MW, per complessivi 35 miliardi in dieci anni, ma la decisione sul futuro degli incentivi sarĂ presa di comune accordo oggi in una riunione ministeriale preparatoria del consiglio dei ministri di domani.
Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Paolo Romani in una intervista televisiva a Uno Mattina in cui ha voluto minimizzare le preoccupazioni del settore legate a una presunta volontĂ del governo di tagliare gli incentivi alle rinnovabili nel consiglio dei ministri di domani.
“Siamo sicuri di voler spendere 35 miliardi per fabbricare 8 mila MW di fotovoltaico? E’ una decisione di carattere politico, possiamo decidere che questo sia l’obiettivo del Paese. A me interessa stabilire il principio che tutti i cittadini italiani debbano essere consapevoli di questo costo”, ha detto Romani, senza chiarire perĂ² se il tetto degli 8 mila MW è da considerare un limite oltre il quale cessano gli incentivi al settore.
“Oggi ci sarĂ una riunione con gli altri ministri, la ministra [dell’Ambiente Stefania] Prestigiacomo, con il ministro [dell’Agricoltura Giancarlo] Galan, per decidere complessivamente i provvedimenti che porteremo domani in consiglio dei ministri e io penso che troveremo sicuramente un’intesa”, ha detto Romani.
Il ministro ha negato di essere contro le rinnovabili “tant’è vero che abbiamo un obiettivo al 2020 del 17% di energia prodotta cosiddetta rinnovabile. Quello che ho voluto sottolineare in questi giorni è che il costo per i cittadini italiano per gli incentivi al fotovoltaico è un costo altissimo ed è importate che la gente sappia che cosa sta spendendo, che sappia guardare la bolletta”.
Ieri la Prestigiacomo ha detto che gli incentivi “non potranno che essere confermati” e che “il tetto degli 8.000 MW è un obiettivo che noi ci siamo dati per raggiungere il 20-20-17 [il 17% da rinnovabili al 2020]. Non è un tetto. Ăˆ chiaro che via via che questi impianti dovessero raggiungere maggiore economicitĂ , gli incentivi non potranno che diminuire”.
La Prestigiacomo ha anche detto che “non si puĂ² pensare di uscire dal fotovoltaico, dalle rinnovabili: questo sarebbe in controtendenza con quello che questo governo ha fatto”.
Stefano Bernabei
Fonte: Reuters