Le donne, nell’Unione Europea, in media, guadagnano il 17,5% in meno rispetto ai maschi durante la loro vita lavorativa. E’ quanto emerge dai dati che verranno diffusi oggi in occasione dell”Equal Pay Day”, in vista dell’8 marzo, giornata dedicata alle donne.
Praticamente, una donna, per raggiungere il livello di salario percepito da un uomo durante il 2010, deve lavorare fino al 5 marzo del 2011. ”In Europa – ha commentato il vice presidente della Commissione europea e commissario alla Giustizia, Reading – 97 milioni di donne stanno lavorando dal primo gennaio, ma soltanto da questa settimana inziano realmente ad essere pagate per quest’anno. L’Equal Paid Day europeo serve a ricordare quanto lavoro c’e’ ancora da fare per ridurre le differenze tra i sessi. Insieme agli stati membri e ai partner sociali stiamo cercando di ridurre sensibilmente questo gap, per far si’ che un giorno non avremo piu’ bisogno di un Equal Pay Day per rimarcare le differenze di salario tra uomini e donne”.
Stesso salario per stesso lavoro rappresenta uno dei principi fondatori dell’Unione europea ed e’ uno dei principi del Trattato di Roma del 1957. I progressi per ridurre le differenze di salario sono pero’ molto lenti: si passa da una differenza del 5% in Italia al 30% in Estonia.
Fonte: Asca