Sempre più imprese italiane chiudono i battenti dopo aver ricevuto un accertamento fiscale. L’Associazione Contribuenti Italiani, nel Rapporto annuale del Contribuente 2010, presentato stamane in anteprima a Roma e che sarà prossimamente pubblicato sul magazine Contribuenti.it, ha rilevato che soltanto 2 imprese su 3 (il 68,2%) che ricevono un accertamento dal fisco riescono a sopravvivere, mentre 1 impresa su 3 (31,8%) chiude i battenti. Dal Rapporto è emerso lo stato di debolezza delle imprese italiane, fatte prevalentemente da piccole imprese, che non riescono a fronteggiare contemporaneamente due eventi straordinari: la crisi economica e l’accertamento fiscale. Secondo il Rapporto annuale del Contribuente, anche le richieste di rateizzazioni del pagamento delle imposte sono cresciute: in due anni le richieste sono passate da 800 mila a 1 MLD e l’importo delle imposte rateizzate è cresciuto da 12 MLD a 14 MLD di euro.
Nel 2010 è cresciuta anche la fiducia dei Contribuenti Italiani nella Magistratura tributaria. Ciò a seguito del “Progetto qualità del contenzioso tributario” avviato a marzo del 2009, in tutte le principali città italiane, dallo Sportello del Contribuente. Dall’analisi dei primi dati è emerso che in 8 ricorsi fiscali su 10 ha vinto il contribuente, considerando sia le sentenze totalmente favori del contribuente che quelle parzialmente favorevoli.
In appena 18 mesi, l’Associazione Contribuenti Italiani con il ‘Progetto qualità del contenzioso tributario’ ha centrato l’obiettivo, di incrementare gli esiti favorevoli al contribuente delle controversie di maggiore rilevanza economica relative ad atti di accertamento, avvisi di liquidazione o cartelle di pagamento errati, inserendo, nei collegi di difesa, i professionisti di KRLS Network of Business Ethics, leader in Italia nel contenzioso tributario, promuovendo, al contempo, gli strumenti deflattivi del contenzioso nei confronti degli evasori fiscali.
«Ciò che ci amareggia è che molte imprese, quest’anno, hanno chiuso i battenti pur sapendo di avere ragione – ha sottolineato Vittorio Carlomagno presidente dell’Associazione Contribuenti Italiani – Per fronteggiare l’emergenza ed aumentare il tasso di compliance chiederemo al Parlamento di approvare una legge che consente di istituire Lo Sportello del Contribuente presso tutti gli organi diretti ed indiretti dell’amministrazione finanziaria».