L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 9 marzo 2011, ha deciso di avviare un’istruttoria nei confronti di Poste Italiane SpA per verificare se la società, con i suoi comportamenti, abbia ostacolato, a vantaggio della propria controllata Postel, la presenza sul mercato dell’azienda Selecta. Sia Postel che Selecta operano nel settore dei servizi di intermediazione tra i clienti-mittenti e il fornitore del servizio di posta massiva, cioè Poste stessa: in sostanza le due società svolgono attività, per conto della clientela, di ricezione dati/stampa/imbustamento, affidando poi il recapito a Poste.
Secondo il provvedimento, notificato oggi nel corso di alcune ispezioni condotte in collaborazione con il Nucleo Tutela Mercati della Guardia di Finanza, Poste Italiane, in una fase di liberalizzazione del mercato, potrebbe aver abusato della propria posizione dominante detenuta nel settore dei servizi di recapito di posta massiva, ponendo in essere condotte finalizzate ad escludere dal mercato Selecta in quanto concorrente di Postel. In particolare Poste, con questo obiettivo, avrebbe repentinamente cambiato strategia nella richiesta di pagamenti a Selecta per il servizio di recapito: dopo avere consentito nel tempo la creazione di una esposizione debitoria di Selecta pari a 65 milioni di euro nel 2008 e a 72,3 milioni di euro nel 2009, avrebbe richiesto, a partire da settembre 2010, un piano di rientro, pena la mancata erogazione del servizio di recapito della posta massiva (bollette, fatture commerciali etc.). Inoltre, Poste Italiane avrebbe richiesto il pagamento contestuale dei servizi, a fronte di precedenti condizioni contrattuali che prevedevano un termine di 75 giorni, in alcuni casi dilazionato. Nessuna modifica nei pagamenti sarebbe stata invece praticata a Postel. Una simile condotta, se provata, comporterebbe un vantaggio per la stessa Poste Italiane che acquisirebbe, tramite Postel, la quota di mercato attualmente detenuta da Selecta, con possibili riflessi sulle condizioni dell’offerta: gli utenti del servizio di posta massiva vedrebbero ridursi la possibilità di rivolgersi ad operatori diversi dalla società integrata nel Gruppo Poste Italiane.
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