Consiglio ministri: domani modifiche a norme su siti nucleare

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E’ convocato per domani mattina alle 9,30 il Consiglio dei ministri che dovrà esaminare le modifiche al decreto legislativo sulla costruzione di centrali nucleari in Italia dove l’energia atomica era bandita dalla fine degli Ottanta.

Lo dice una nota di Palazzo Chigi che annuncia la convocazione della riunione dei ministri con all’ordine del giorno, fra l’altro, “modifiche ed integrazioni al DLG n. 31 del 2010 recante disciplina della localizzazione, della realizzazione e dell’esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di impianti di fabbricazione del combustibile nucleare, dei sistemi di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, nonché benefici economici e campagne informative al pubblico”.

Dopo l’allarme per le fughe radioattive dalle centrali nucleari giapponesi danneggiate da terremoto e tsunami il governo prima ha dato garanzie sulla determinazione ad andare avanti sui progetti nucleari, per poi cambiare linea e parlare della necessità di un momento di riflessione.

Il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, ha anche detto che qualunque decisione del governo sui siti terrà conto del parere delle regioni.

Il Cdm di domani esaminerà anche 6 decreti legislativi di recepimento delle direttive Ue sul pieno completamento del mercato interno dei servizi postali della Comunità; specifiche relative a benzina, combustibile diesel e gasolio, nonché introduzione di un meccanismo inteso a controllare e ridurre le emissioni di gas a effetto serra, specifiche relative al combustibile utilizzato dalle navi adibite alla navigazione interna; obblighi di comunicazione a carico delle società di medie dimensioni e obbligo di redigere conti consolidati; struttura e le aliquote delle accise che gravano sui tabacchi lavorati; contratti di credito ai consumatori, nonché modifiche del Titolo IV del T.U. bancario in merito alla disciplina dei soggetti operanti nel settore finanziario, degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi.

Fonte: Reuters