Lavoro: 53% lavoratori senza contratto collettivo

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Alla fine di febbraio 2011 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica corrispondono al 47,4% degli occupati dipendenti e al 43,5% del monte retributivo osservato. Lo rileva l’Istat che analizza i contratti collettivi e le retribuzioni contrattuali per i mesi di gennaio e febbraio 2011. Secondo l’Istituto, nel mese di febbraio l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie è rimasto invariato rispetto al mese precedente ed è aumentato del 2,1% rispetto a febbraio 2010.
I settori che a febbraio presentano gli incrementi maggiori sono: edilizia (+4,6%), militari e difesa (+4,3%); forze dell’ordine (+4,0%); agricoltura; gomma, plastica e lavorazioni minerali non metalliferi (+3,8% per entrambi i settori). Ministeri, scuola, attività dei vigili del fuoco registrano, invece, gli aumenti più contenuti (+0,6% per tutti e tre i settori).
A febbraio si sono rinnovati quattro contratti tra quelli monitorati dall’indagine: agenzie recapiti espressi, scuola privata laica, attività dei vigili del fuoco sia personale nei livelli sia direttivi. A febbraio i dipendenti in attesa di rinnovo sono il 52,6%. I mesi di attesa per i lavoratori con il contratto scaduto sono in media 10,8; l’attesa distribuita sul totale dei dipendenti è di 5,7 mesi.