Imprese no-profit, in corso di erogazione i finanziamenti di Invitalia

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Diciannove imprese no-profit, finanziate a partire da marzo 2010, stanno realizzando investimenti e occupazione con il supporto di risorse pubbliche superiori ai 3 milioni di euro. I nuovi posti di lavoro sono già 100, per l’80% assegnati a persone svantaggiate. Altre 46 aziende sono in attesa di ricevere le agevolazioni, fino ad esaurimento dei fondi, che complessivamente ammontano a circa 9 milioni di euro. In totale le domande di finanziamento sono state 171, con il coinvolgimento di 400 organizzazioni no-profit

Questi i risultati finora ottenuti dal secondo bando del Programma Fertilità, la più importante iniziativa pubblica nazionale a sostegno delle imprese sociali promosse da organizzazioni no-profit (consorzi e cooperative sociali, ONG, associazioni, organizzazioni di volontariato, fondazioni, enti ecclesiastici e analoghi organismi comunitari). Nato nel 2001, è gestito da Invitalia in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Oltre al supporto finanziario, il Programma prevede servizi di accompagnamento e consulenza manageriale per facilitare l’efficace inserimento delle imprese sul mercato in una logica di rete con le altre realtà cooperativistiche e del Terzo settore.

“Con il Programma Fertilità – ha affermato Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia – l’Agenzia continua a sostenere realtà imprenditoriali che pur avendo in grande considerazione le tematiche sociali, contribuiscono fattivamente a creare ricchezza e valore sul territorio, anche in settori innovativi. Nella gestione del Programma è stata posta particolare attenzione alle dinamiche di crescita della cooperazione sociale, sostenendo quelle leve di sviluppo (capitalizzazione delle imprese, capacità di operare in rete) che, insieme all’esperienza nella valutazione di formule imprenditoriali, hanno consentito di conseguire l’articolato obiettivo dell’iniziativa”.

Le 19 imprese già finanziate presentano un fatturato aggregato 2009 di circa 11 milioni di euro e sono prevalentemente insediate al sud: 13 in Sicilia, Calabria, Puglia, Campania e Sardegna, 4 al centro (Lazio, Abruzzo, Toscana e Umbria) e 2 al nord (Lombardia). Molto diversificati i settori di attività: servizi informatici e radiofonici, promozione turistica, comunicazione pubblicitaria, servizi didattici, manifatturiero leggero, raccolta differenziata, artigianato dolciario e produzioni tipiche locali, servizi innovativi alla persona. Le agevolazioni supportano l’accrescimento patrimoniale delle imprese, le spese di gestione e le attività di formazione e tutoraggio.

I 100 nuovi lavoratori finora assunti grazie al secondo bando sono stati tutti inseriti con contratti a tempo indeterminato o determinato. Si tratta in larga parte di donne fuoriuscite dal mercato del lavoro, disabili, detenuti, persone affette da dipendenza, giovani under 25 e migranti.

Tra le 19 aziende che hanno già ottenuto i finanziamenti di Invitalia, si segnalano le seguenti cooperative:

– “Don Giuseppe Puglisi” (provincia di Ragusa). Nata come laboratorio dolciario artigianale all’interno della omonima casa di accoglienza, ha in programma il lancio del nuovo laboratorio di gastronomia.

– “Il Solco” (provincia di Teramo). Nata per contrastare la disoccupazione e l’emarginazione giovanile e per favorire l’inserimento lavorativo di ragazzi con disagio sociale, ha promosso un’iniziativa nel settore della cartotecnica.

– “L’Arcolaio” (Siracusa). Crea prodotti a base di mandorla all’interno della casa circondariale di Siracusa con l’utilizzo di materie prime dell’agricoltura biologica. Fortemente orientata sia sul versante produttivo che su quello riabilitativo, sperimenta progetti di reinserimento lavorativo dei detenuti per favorirne il recupero sociale.

Questi risultati si aggiungono a quelli conseguiti con il primo bando del Programma Fertilità, grazie al quale sono stati coinvolti 1.400 organismi no-profit e sono state finanziate 160 imprese. Queste ultime hanno realizzato un fatturato complessivo di circa 83 milioni di euro (dati 2009) con la creazione di 1.850 nuovi posti di lavoro.