Ritardi e cancellazioni con Ryanair? C’è il rimborso. Ma lo pagano i viaggiatori

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Nuove polemiche in casa Ryanair. La compagnia aerea ha infatti annunciato l’introduzione di un sovrapprezzo di 2 sterline a partire dal 4 aprile, su tutte le prenotazioni effettuate, come ‘prelievo di compensazione’ da utilizzare per i rimborsi dei passeggeri che si trovano costretti ad affrontare ritardi o cancellazioni per maltempo o eventi imprevisti, come accadde nel caso della nube di cenere fuoriuscita con l’eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajkull.
Una scelta che ha fatto infuriare non poco chi vola spesso con la compagnia low cost. Da Ryanair, però, fanno sapere che si tratta semplicemente di un aumento dei prezzi dei biglietti e che sarà fatturato come tale. Risposta che le compagnie concorrenti hanno definito una ‘cortina fumogena’ e un ‘subdolo supplemento carburante’.
La compagnia di Michael O’Leary ha però insistito sostenendo che è scorretto far coprire queste ‘compensazioni’ legate al maltempo ad una compagniaaerea senza ‘passare’ per i passeggeri. Secondo i dati Ryanair, nell’ultimo anno la società ha dovuto sostenere costi pari a circa 87.800.000 di sterline (oltre 100 milioni di euro) derivanti dalle oltre 15.000 cancellazioni che hanno coinvolto 2,4 milioni di passeggeri. Costi sui quali, nella primavera del 2010, ha influito la nube di cenere vulcanica.
Secondo quanto riporta il ‘Mailonline’, infine, Ryanair ha fatto sapere di essere a favore di una riforma del regolamento EU261 sul risarcimento dei passeggeri ”per alleggerire il carico che grava sulle compagnie aeree nei casi di assistenza per cancellazioni e/o ritardi” di cui le compagnie non hanno chiaramente responsabilità o colpa.

Fonte: Adnkronos