Dura presa di posizione delle medie imprese all`Ance in un incontro a porte chiuse indetto dal Presidente Paolo Buzzetti su richiesta di un gruppo cospicuo di imprenditori. Nell`incontro, al quale era presente anche il vicepresidente Ance Riccardo Giustino, gli imprenditori hanno denunciato con forza una crisi senza precedenti che rischia di eliminare un mondo imprenditoriale fondamentale per la tenuta economico-sociale del nostro Paese. Gli imprenditori hanno chiesto all`Ance di farsi carico delle loro istanze e di promuovere iniziative immediate a sostegno delle medie imprese sia all`esterno che all`interno del mondo associativo. Gli imprenditori delle medie imprese chiedono in sostanza di essere ascoltati e di trovare una piu` netta collocazione nel sistema associativo per riuscire a far valere le proprie istanze che altrimenti, lamentano, rischiano di essere schiacciate da quelle delle grandi imprese e delle piccole.
Istanze che il Presidente Buzzetti ha accolto promuovendo un largo coinvolgimento delle medie imprese all`interno degli organi decisionali dell`Ance e scongiurando cosi` il rischio di una paventata scissione che invece andrebbe pericolosamente a ledere il principio di una rappresentanza unitaria della categoria.
Sulle proposte di riforma avanzate dalle medie imprese l`Ance concorda con le istanze presentate che richiamano in sintesi la necessita` di ridurre la quota dei lavori in house e di poter lavorare con il general contractor cosi` come avviene in tutta Europa. In quasi 15 anni, d`altronde, i dati del Centro Studi Ance dimostrano che i lavori di grandissime dimensioni sono passati da una quota del 2%, sul totale dell`importo complessivo degli appalti in Italia, a oltre il 30%.