L’Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione, in collaborazione con Confcommercio e Forum PA, ha organizzato una giornata di confronto e di studio per fare il punto sulla nuova edizione del progetto “Italia degli innovatori” (biennio 2011-2012) e per mettere in evidenza il ruolo centrale del territorio per la promozione dell’innovazione. I lavori si sono svolti a Roma presso la sede nazionale di Confcommercio. Ha avuto luogo presso la sede Confcommercio in Roma un incontro di discussione sul progetto dal titolo “L’Italia degli Innovatori. L’innovazione parte dal territorio”. Posto che il tessuto connettivo imprenditoriale del Paese è composto prevalentemente di imprese di dimensioni medio – piccole, dinamiche e radicate nel territorio e che l’art. 117 della Costituzione assegna alle Regioni importanti funzioni legislative in materia di sostegno all’innovazione, con gli undici interventi susseguitisi in due tavole rotonde coordinate da Antonio Cianci – responsabile del progetto Italia degli Innovatori – e da Mario Dal Co – Direttore Generale dell’Agenzia – si è inteso verificare e formulare proposte migliorative sull’andamento del progetto Italia degli Innovatori. Italia degli Innovatori ha cambiato incisivamente l’approccio alla conoscenza del made in Italy su scala internazionale e mette in evidenza il ruolo centrale del territorio per la promozione dell’innovazione. Dopo il saluto iniziale del Segretario generale Confcommercio Luigi Taranto, Davide Giacalone – Presidente dell’Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione – ha evidenziato nella sua relazione introduttiva che “dopo il successo straordinario di Shangai abbiamo la necessità di cambiare ulteriormente passo per Italia degli Innovatori, trasformandolo da evento annuale a vero e proprio servizio permanente. “L’esperienza positiva ci ha chiarito definitivamente la necessità di un’ulteriore evoluzione: essere a disposizione costante di tutti gli innovatori italiani, anche se medio – piccoli, con scadenze legate soltanto alle singole manifestazioni organizzate nei paesi obiettivo. Chiunque produca nel nostro Paese idee suscettibili di trasformarsi in prodotti o processi competitivi – ha proseguito Giacalone – deve poter contare sul fatto che lo Stato sia seduto al proprio fianco in ogni caso in cui abbia necessità di confrontarsi con un partner estero o con un mercato internazionale ed a ogni manifestazione organizzata a questo scopo.”