L’Istat diffonde oggi il Conto economico trimestrale delle Amministrazioni pubbliche (AP) relativo al quarto trimestre 2010. Analizzando i dati emerge che l’indebitamento netto delle AP in rapporto al Pil è stato pari al 3,8 per cento (era stato pari al 4,1 per cento nel corrispondente trimestre del 2009). Complessivamente, nell’anno 2010 si è registrato un indebitamento netto pari al 4,5 per cento del Pil, in riduzione rispetto al 5,3 per cento registrato nel 2009.
Nel quarto trimestre 2010, il saldo primario (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo e pari a 3.712 milioni di euro (era pari a più 2.118 milioni di euro nel corrispondente trimestre del 2009), con una incidenza positiva sul Pil dello 0,9 per cento (era più 0,5 per cento nel corrispondente trimestre del 2009). Complessivamente, per l’anno 2010 il saldo primario rispetto al Pil risulta negativo e pari allo 0,1 per cento (era pari a meno 0,7 per cento nell’anno precedente).
Il saldo corrente (risparmio) è risultato positivo nel quarto trimestre del 2010 e pari a 999 milioni di euro (era 30 milioni di euro nel corrispondente trimestre dell’anno precedente). L’incidenza sul Pil è risultata pari a più 0,2 per cento (0,0 per cento nel corrispondente trimestre del 2009). Nel 2010 il saldo corrente in rapporto al Pil è stato negativo e pari all’1,5 per cento (meno 2,0 per cento nel 2009).
Nel quarto trimestre 2010 le entrate totali sono diminuite, in termini tendenziali, dello 0,6 per cento. In tale periodo il rapporto tra le entrate totali e il Pil è stato pari al 53,8 per cento, rispetto al 55,1 per cento del quarto trimestre 2009. Complessivamente, nel 2010 le entrate totali sono aumentate dello 0,9 per cento, con un’incidenza rispetto al Pil del 46,0 per cento. Nel 2009 si era registrata una diminuzione del 2,3 per cento, con un’incidenza rispetto al Pil del 46,5 per cento.
Le sole entrate correnti hanno registrato, nel quarto trimestre 2010, un aumento tendenziale del 2,0 per cento, dovuto alla crescita delle imposte indirette (più 2,7 per cento), delle imposte dirette (più 3,2 per cento) e dei contributi sociali (più 1,1 per cento) e alla diminuzione delle altre entrate correnti (meno 3,8 per cento). La forte diminuzione delle entrate in conto capitale (meno 82,9 per cento) rispetto al corrispondente trimestre del 2009 è dovuta all’assenza di introiti da versamenti una tantum.
Nel quarto trimestre 2010 le uscite totali sono diminuite in termini tendenziali dell’1,0 per cento. Il rapporto tra le uscite totali e il Pil è risultato pari al 57,6 per cento (era 59,2 per cento nel corrispondente trimestre del 2009). Nel 2010, le uscite totali hanno registrato una diminuzione dello 0,7 per cento, con un’incidenza rispetto al Pil del 50,5 per cento. Nell’anno 2009 si era registrato un aumento del 2,9 per cento, con un’incidenza rispetto al Pil del 51,8 per cento.
Le uscite correnti hanno registrato, nel quarto trimestre del 2010, un aumento tendenziale dell’1,5 per cento. Tale crescita è il risultato di un aumento dei redditi da lavoro dipendente (più 0,9 per cento), dei consumi intermedi (più 0,7 per cento), delle prestazioni sociali in denaro (più 2,3 per cento), degli interessi passivi (più 3,2 per cento) e della diminuzione delle altre uscite correnti (meno 0,1 per cento).
Le uscite in conto capitale sono diminuite in termini tendenziali del 24,1 per cento; in particolare, gli investimenti fissi lordi sono diminuiti del 20,8 per cento e le altre uscite in conto capitale del 27,5 per cento.