Si decide oggi il piano di Latco (o Parco, l’altro nome in ballo) per Pamalat. In giornata, secondo quanto scrive Il Messaggero, e’ in programma un summit ad altissimo livello fra i rappresentanti di Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mediobanca, Granarolo assistita da Rothschild e Cassa depositi e prestiti per definire le modalita’ dell’offerta su Collecchio. Sulla base del progetto che Intesa ha battezzato “Via lattea”. I tempi per la messa a punto del progetto sono stretti, entro la prossima settimana si dovrebbe chiudere l’operazione in modo che, effettivamente, se la strada scelta dovesse essere quella dell’opa, ci sara’ il tempo per ottemperare a tutte le scadenze, in vista dell’assemblea rinviata al 28 giugno. Granarolo, prosegue il giornale, avra’ un ruolo nevralgico nella bozza di piano predisposto dalle banche. Parmalat dovrebbe acquisire Granarolo per 500 mln e i soci del polo di Bologna (Gran Latte e Intesa) dovrebbero reinvestire la liquidita’ nel capitale di Latco. Dalle prime simulazioni emerge che le sinergie dovrebbero attestarsi intorno ai 70-80 mln l’anno.
La riunione di oggi servira’ per presentare a Cdp per la prima volta in modo organico il progetto e concordare le fasi successive. Naturalmente la rotta dovra’ tracciarla la Cassa che e’ stata fatta scendere in campo dal governo. Dal tipo di offerta che si concordera’ dipende la struttura dell’operazione. Le banche sarebbero orientate a fare un’opa sul 60-70%: su questo punto le posizioni fra i tre istituti non sarebbero coincidenti. Servirebbero quindi 3-3,5 mld, di cui 1-1,75 di equity e 1-1,5 di debito.
Fonte: Borsa italiana