“Crescono a dismisura i poveri possidenti, +6,7% nel 2011, che vivono spendendo migliaia di euro per beni di lusso e non dichiarano al fisco quello che guadagnano effettivamente. Il 64% degli yachts che circolano in Italia, sono intestati a nullatenenti o a pensionati con la social card, prestanome di facoltosi imprenditori, per evadere le tasse.” Questo è quanto emerge da nuova inchiesta condotta da KRLS Network of Business Ethics per conto di “Contribuenti.it Magazine”, presentata a Napoli all’incontro “Fisco per fiasco” di Fisco Tour 2011.
Sono poveracci, dalle dichiarazioni dei redditi irrisorie, presumibilmente prestanome di imprenditori e professionisti che in questo modo eludono il fisco o, peggio ancora, fanno affari d’oro con la malavita organizzata, i proprietari di dei più bei yacht che circolano in Italia.
Secondo lo studio dell’Associazione Contribuenti Italiani, elaborato su dati de Lo Sportello del Contribuente, della Polizia Tributaria e del Ministero delle Finanze, oltre la metà degli italiani ha dichiarato meno di 15.000 euro annui e circa due terzi meno di 20.000 euro; di contro, solo lo 0,95% ha dichiarato oltre 100 mila euro, lo 0,17% più di 200mila euro e solo 15 mila persone ha dichiarato un reddito di oltre 300 euro all’anno.
Una fotografia che strida con i dati relativi alle richieste di posti barca che sono cresciuti del 12,3% e agli acquisti di imbarcazioni di lusso. La spesa è cresciuta in Italia nel 2011 del 6,7%. I “ricchi nullatenenti e i poveri possidenti” anche quest’anno hanno destineranno buona parte della loro spesa nella locazione di ville esclusive o per i cosiddetti “passion investiments” come auto di grossa cilindrata (240.000 fuoriserie e suv), yachts, gioielli e oggetti d’arte, nonostante la strategia della tensione messa in atto dall’amministrazione finanziaria.
“Da sola la Guardia di Finanza non può combattere l’evasione fiscale che è diventato lo sport più praticato dagli italiani – afferma Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani – Devono scendere in campo gli 007 per scoprire chi sono gli effettivi proprietari degli Yachts che puntualmente, nei mesi estivi, solcano i nostri mari sbeffeggiando il fisco italiano”.